Herron, Mick - Slow Horses. Un covo di bastardi

MonicaSo

Well-known member
È alla Casa nella palude che finiscono le spie cadute in disgrazia. Un vero e proprio pantano dove chi ha fallito viene esiliato ad attendere la fine di una carriera ormai deragliata. Sono cavalli azzoppati, disadattati che nel corso del proprio lavoro hanno ceduto a droghe, alcol, sesso, o alla politica, e che per qualche ragione hanno tradito la loro missione. Confinati fra le pareti ammuffite di un edificio fatiscente, in stanze ingiallite "a forza di fiato stantio e tabacco, vapori di zuppa di noodles e cappotti lasciati ad asciugarsi sui termosifoni", questi scarti dei servizi segreti sono condannati a un lavoro marginale da innocui passacarte agli ordini di Jackson Lamb. Eppure ciascuno di loro resta, a conti fatti, un agente altamente qualificato. E se c'è una cosa che tutti hanno in comune, è la voglia di tornare in azione. Così, quando un ragazzino viene rapito e tenuto in ostaggio in attesa di essere decapitato in diretta web, non ci sono superiori né direttive che tengano. I Brocchi, gli Slow Horses, non se ne staranno seduti a guardare.

Forse dovrei guardare la serie TV (con Gary Oldman... non sarebbe tempo perso anche solo per questo motivo) per riuscire a fare ordine nelle mie idee... ho capito ma "a grandi linee", trama per me poco lineare, non sono riuscita a distinguere, fin quasi alla fine, i buoni dai cattivi (e anche ora qualche dubbio mi è rimasto)... troppi nomi si sono mescolati nella mia mente e difficilmente ho trovato appigli, descrizioni, che mi aiutassero a identificare più chiaramente i vari personaggi.
Un libro che vi lascio con un grande BOH?... spero lo legga qualcun altro e possa lasciare delle indicazioni più serie e precise.
 
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