qweedy
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"Nel 1927 Zora Neale Hurston si recò a Plateau, in Alabama, per intervistare Cudjo Lewis, un sopravvissuto della "Clotilda", l'ultima nave negriera sbarcata in America. Cudjo era l'unico testimone ancora in vita della «tratta atlantica» degli schiavi africani, una pagina fondamentale ma spesso rimossa della storia americana. Nel 1931, determinata a conoscere meglio le peripezie della «sua gente», la Hurston tornò a Plateau per raccogliere la storia completa di Lewis che, tra scorpacciate di pesche e cocomeri, le raccontò le circostanze della sua cattura per mano dei guerrieri del Dahomey, la prigionia nel «barracoon», la traversata dell'oceano, il lavoro nei campi fino allo scoppio della Guerra Civile, e la fondazione di Africatown."
Scritto nel 1931 ma pubblicato negli Stati Uniti solo nel 2018, è il racconto della vita dell’ultimo sopravvissuto dell’ultimo cargo di schiavi condotto in America lungo la tratta atlantica. E' la testimonianza di un frammento della migrazione forzata più grande della storia, che ha sradicato milioni di persone dai loro villaggi e li ha rinchiusi nei barracoon – i recinti in cui venivano tenuti i prigionieri di guerra dei principi africani – in attesa di essere venduti ai commercianti americani o europei.
Il desiderio di Kossula per l’Africa non si attutisce mai: diventa negli anni uno sguardo fisso sull’altra parte dell’oceano, una nostalgia incurabile.
Zora Neale Hurston è una giovane scrittrice e antropologa. È cresciuta in Alabama, tutti e quattro i nonni sono nati in schiavitù, ma lei ha studiato e in quegli anni vive a New York dove ha iniziato una carriera di etnologa.
Scritto nel 1931 ma pubblicato negli Stati Uniti solo nel 2018, è il racconto della vita dell’ultimo sopravvissuto dell’ultimo cargo di schiavi condotto in America lungo la tratta atlantica. E' la testimonianza di un frammento della migrazione forzata più grande della storia, che ha sradicato milioni di persone dai loro villaggi e li ha rinchiusi nei barracoon – i recinti in cui venivano tenuti i prigionieri di guerra dei principi africani – in attesa di essere venduti ai commercianti americani o europei.
Il desiderio di Kossula per l’Africa non si attutisce mai: diventa negli anni uno sguardo fisso sull’altra parte dell’oceano, una nostalgia incurabile.
Zora Neale Hurston è una giovane scrittrice e antropologa. È cresciuta in Alabama, tutti e quattro i nonni sono nati in schiavitù, ma lei ha studiato e in quegli anni vive a New York dove ha iniziato una carriera di etnologa.
