Smith, Denis Mack - mussolini

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
BUR - Rizzoli edizioni

Denis Mack Smith era professore emerito di Storia contemporanea all’Università di Oxford, è stato collaboratore di Benedetto Croce, ed è considerato uno dei maggiori esperti della storia del fascismo e di mussolini.

A dimostrazione della serietà dell’opera, basti dire che su 580 pagine, 429 sono di biografia e 150 di note ed elenco di opere citate: ciò significa che ogni volta che l’autore fa un’affermazione, automaticamente la corrobora con una fonte autorevole.

Il ritratto che ne viene fuori è quello di un omuncolo narcisista, opportunista, senza scrupoli e bugiardo all’inverosimile, come tutti i narcisisti, in primis con se stesso.
Gli interessa solo raggiungere i suoi obiettivi (in apparenza primeggiare in tutto, di fatto in niente) e pur di illudersi di riuscirci, si dimostra disposto a tutto: basti dire che a scuola venne espulso perché aveva preso a coltellate un compagno.
La politica è solo una scusa per arrivare ai suoi obiettivi, qualsiasi posizione va bene pur di raggiungere il suo obiettivo immediato, perciò riesce ad essere anarchico violento, comunista violento pro URSS, socialista estremista, socialista moderato, antisocialista, fascista, ammiratore del nazismo, disprezzatore del nazismo, di nuovo socialisteggiante…pacifista, interventista, antimilitarista ma anche grande maresciallo d’Italia, per le donne per poi disprezzarle, per la Famiglia per poi avere 100 amanti, antimonarchico e monarchico, con gli inglesi e contro gli inglesi, contro i tedeschi e con i tedeschi, per la pace nel mondo e per la guerra nel mondo, ateo e sprezzante della religione ma uomo della provvidenza, antirazzista ma sterminatore di neri ed ebrei, con il proletariato che massacrava negli scioperi, per l’onore dell’Italia che bisogna lavare nel suo stesso sangue… un delirio completo, al punto che tutti i medici che lo seguono dubitano seriamente della sua stabilità mentale, causa anche una probabile sifilide (come per il resto anche il suo mitico Nietzsche).

Se questo è l’omuncolo, possiamo immaginarci il suo pensiero, cioè il fascismo.
Per capire quanto il fascismo sia un pensiero, basti pensare che a seguito di diversi congressi per definire il pensiero fascista, si finì per concludere che l’unico pensiero era ubbidire al duce, punto!
Il che ci dà anche un’idea di quanto valessero i cosiddetti intellettuali fascisti, gentile in primis.
Per dirne un’altra, quando non capendo più nulla di cosa in realtà volesse mussolini gli chiesero in cosa consistesse il pensiero fascista, lui rispose che il fascismo è un movimento iper-relativo.

Ovviamente, un siffatto elemento, non poteva che raggruppare intorno a se che la peggior canaglia del Paese: falliti, violenti, ex-carcerati, malati di mente, sadici e il risultato fu che un paese che bene o male, pur con tutti i suoi problemi era una potenza mondiale, nell’arco di vent’anni divenne un cumulo di macerie zimbello del mondo.

E’ un libro che va letto per capire un periodo storico dell’Italia che purtroppo non è finito.
Non è finito perché una buona parte degli italiani continuano a sperare nel fascismo: alcuni, dei poveri deficienti, perché pensano che ci restituirà l’impero; altri, delle vere canaglie, perché lucidamente sanno che un uomo (apparentemente) forte ma (in verità) pagliaccio, sarà talmente preso a fare le sue porcate da non curarsi di quelle che faranno loro.
E’ così che si spiega un paese che si genuflette a silvio, che bacia la mano a un matteo, che adesso spera in quella giorgia che venne presentata da un palco a dicendo dov’è la troietta?… perché solo loro offrono la certezza di poter vandalizzare il Paese; un democrazia corrotta come quella che abbiamo dal dopoguerra invece, offre solo una possibilità di continuo ostacolata da giudici rompiscatole.
 

Spilla

Well-known member
Il fascismo è un movimento iper-relativo… questa non la sapevo😳. È geniale, non trovi?😂
Comunque, di base, sono sempre tutti convinti che “quando c’era lui, i treni arrivavano in orario”. Basta poco, per farsi amare dalle masse 🥺.
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Per essere precisi, in cima alla pagina 72, Smith scrive Il fascismo, rammentava Mussolini ai suoi interlocutori, era <<un movimento super-relativista>>, privo di principi fissi, e disponibile a quasi qualsiasi alleanza.84
Poi uno va alla nota 84 e trova che fa riferimento alla sua Opera omnia.
Cercando in rete, pare che questa affermazione apparisse in una raccolta di scritti ordinati da suo fratello Arnoldo che si chiamava Diuturna.
Perciò, per essere precisi, non disse iper-relativo ma super-relativo.

E' una supercazzola.
Sarebbe stata geniale in una commedia come Amici miei, ma visto che - è evidente - il benito non avesse nè il senso dell'umorismo, nè tanto meno quello del ridicolo, dimostra la stupidità di chi crede(va) in lui e il cinismo di ci fa(ceva) finta di crederci.

Veramente, è raccapricciante leggere per centinaia di pagine come si comportasse esattamente come i nostri peggiori politici attuali.
Basti leggere il resoconto delle sue pessime figure al Congresso di Losanna e poi al Convegno di Londra, dove dice una sfilza di immani scemenze, fa figuracce a nastro e fa il casanova come se al mondo ci fosse stato solo lui.
Se all'epoca ci fosse stato Youtube, potremmo rivederlo, come silvio al Parlamento Europeo o con le poverette che gli capitavano sotto mano.
O l'altro che due anni e mezzo fa ha chiesto pieni poteri...
E' raccapricciante vedere che gli italiani non siano cambiati per niente e che in realtà, in paese debole, basti appena essere una minoranza ben organizzata per fare piazza pulita di tutto quanto, e noi, dopo il fascismo, la P2, la massoneria, i servizi segreti deviati...continuiamo a non impararlo.

Comunque, i fascisti e/o gli pseudo tali, quando gli fece comodo, si dimostrarono altrettanto super-relativi anche loro e cambiarono faccia abbandonandolo, come d'altronde aveva fatto lui abbandonato gli italiani in mano ai nazisti; infatti, ancora in vita, fu definito l'uomo più odiato dagli italiani.
 

Spilla

Well-known member
Ma infatti intendevo questo: dire al mondo ‘siamo super-relativisti’ è come dichiarare ‘siamo il movimento dell’aria fritta’. Il genio (o la super-stupidità fortunata, alla Forrest Gump) sta nella sicurezza che gli Italiani non sappiano decifrare il rebus e non capiscano che di fuffa* si tratta. Lo so, è sconfortante. Soprattutto visto che si preparano tempi cupi.

Fuffa*= da noi è sinonimo di ciarpame, inutile cianfrusaglia, persona (o parole) senza alcuno spessore, buona come roba da buttare.
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Ciao Spilla,
la tua ironia era evidente e giustificata: sono io che in questo periodo non sto facendo salti di gioia.
Per me ci furono gli idioti che non capirono che era fuffa e aderirono al fascismo, e quelli che capirono che fuffa era e fecero finta di aderire.
Poi ci furono degli italiani che non aderirono (mi vanto che nessuno della mia Famiglia e che non fecero nemmeno la tessera).
Poi tutto quanto, al presente o al passato, in Italia fa lo stesso.
Buon 1 Maggio.
 
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