qweedy
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Storia di un amore minuscolo
"Si sporge verso di lei e la ammira mentre sonnecchia placida sul materasso.
Rapita il: 13 maggio 1980, compiuti da poco i nove mesi. Nome completo: Beatrice Casati. Nome che non le si addice e che non dovrà aver più niente a che fare con lei. È Ada, Ada e basta, e sempre lo sarà."
"Rino rapisce la piccola Ada di 9 mesi durante una festa patronale. Persuaso di amarla, la costringe in casa: così Ada cresce con lui, senza mai uscire, convinta di non poter toccare l’erba e il pavimento fuori perché priva delle scarpe che le impedirebbero di bruciarsi. Il mondo che Rino plasma per Ada, sfumato tra sogni e menzogne, è un carcere perfetto, nel quale la giovane vive senza troppo chiedersi cosa c’è oltre, interrogandosi sulla parola amore e su quello che succede quando si cresce. Dopo tredici anni, però, quel mondo crolla: Ada viene salvata, Rino processato. Il resto delle loro vite è attesa."
Un romanzo sulla pedofilia potente, destabilizzante, e molto disturbante.
Anja Trevisan, classe 1998, con questa sua opera prima incredibile dimostra maturità e delicatezza nel raccontare un tema devastante, riuscendo a suscitare nel lettore anche un senso di pietà per Rino.
Non sono però d'accordo con lei nel definire "amore minuscolo" questo storia, non è amore, è violenza, dipendenza, malattia psichiatrica, debolezza, ma di certo non amore.
E' destabilizzante leggerlo, consigliato solo a chi se la sente.
"Si sporge verso di lei e la ammira mentre sonnecchia placida sul materasso.
Rapita il: 13 maggio 1980, compiuti da poco i nove mesi. Nome completo: Beatrice Casati. Nome che non le si addice e che non dovrà aver più niente a che fare con lei. È Ada, Ada e basta, e sempre lo sarà."
"Rino rapisce la piccola Ada di 9 mesi durante una festa patronale. Persuaso di amarla, la costringe in casa: così Ada cresce con lui, senza mai uscire, convinta di non poter toccare l’erba e il pavimento fuori perché priva delle scarpe che le impedirebbero di bruciarsi. Il mondo che Rino plasma per Ada, sfumato tra sogni e menzogne, è un carcere perfetto, nel quale la giovane vive senza troppo chiedersi cosa c’è oltre, interrogandosi sulla parola amore e su quello che succede quando si cresce. Dopo tredici anni, però, quel mondo crolla: Ada viene salvata, Rino processato. Il resto delle loro vite è attesa."
Un romanzo sulla pedofilia potente, destabilizzante, e molto disturbante.
Anja Trevisan, classe 1998, con questa sua opera prima incredibile dimostra maturità e delicatezza nel raccontare un tema devastante, riuscendo a suscitare nel lettore anche un senso di pietà per Rino.
Non sono però d'accordo con lei nel definire "amore minuscolo" questo storia, non è amore, è violenza, dipendenza, malattia psichiatrica, debolezza, ma di certo non amore.
E' destabilizzante leggerlo, consigliato solo a chi se la sente.