MonicaSo
Well-known member
La storia vera (e segreta) della donna più celebre della cultura americana della prima metà del Novecento: famosa bibliofila, icona di stile, astutissima protagonista delle cronache mondane.
Una donna anticonformista e brillante che ha saputo rompere ogni soffitto di cristallo della sua epoca.
New York, primi anni del Novecento. Una ragazza appassionata di libri rari si fa beffe del destino salendo tutti i gradini della scala sociale e professionale, fino a diventare la direttrice della favolosa biblioteca del magnate J.P. Morgan e la beniamina dell’aristocrazia internazionale con il falso nome di Belle da Costa Greene, Belle Greene per gli amici. Ma in realtà, in quell’America violentemente razzista, la brillante collezionista che fa girare le teste e regna sul mondo dei bibliofili nasconde un segreto terribile. Benché sembri bianca è afroamericana, per giunta figlia di un famoso attivista nero che vede come un tradimento la volontà della figlia di nascondere le proprie origini. Quello che racconta Alexandra Lapierre è il dramma di una persona divisa tra la propria storia e la scelta di appartenere alla società che opprime il suo popolo. Frutto di tre anni di ricerche, il romanzo ripercorre gli amori travolgenti e le frequentazioni aristocratiche di una donna libera e determinata, che seppe portare avanti battaglie che ancora oggi risuonano molto attuali.
Non conoscevo questa parte della storia degli afroamericani: si chiama "passing" un fenomeno, appunto, di passaggio dalla "razza nera" alla "razza bianca" (per usare termini che non ci appartengono più ma sono tipici della pazzia razzista)... secondo le regole dei bianchi "basta una goccia di sangue africano" per essere catalogati tra i "neri"... ma la famiglia Greener non ci sta: la loro pelle è bianca (ambrata come quella di molti portoghesi o italiani), i capelli sono lisci, biondi addirittura... e così decidono di fare il "passing"... mentono tutta una vita cambiando cognome, date di nascita, origini...ma vivono nella paura e giurano di non avere mai figli.
Una storia vera di una donna interessante... peccato che la sua storia sia raccontata in un modo che ho trovato un po' pesante e poco coinvolgente.
3 stelle
Una donna anticonformista e brillante che ha saputo rompere ogni soffitto di cristallo della sua epoca.
New York, primi anni del Novecento. Una ragazza appassionata di libri rari si fa beffe del destino salendo tutti i gradini della scala sociale e professionale, fino a diventare la direttrice della favolosa biblioteca del magnate J.P. Morgan e la beniamina dell’aristocrazia internazionale con il falso nome di Belle da Costa Greene, Belle Greene per gli amici. Ma in realtà, in quell’America violentemente razzista, la brillante collezionista che fa girare le teste e regna sul mondo dei bibliofili nasconde un segreto terribile. Benché sembri bianca è afroamericana, per giunta figlia di un famoso attivista nero che vede come un tradimento la volontà della figlia di nascondere le proprie origini. Quello che racconta Alexandra Lapierre è il dramma di una persona divisa tra la propria storia e la scelta di appartenere alla società che opprime il suo popolo. Frutto di tre anni di ricerche, il romanzo ripercorre gli amori travolgenti e le frequentazioni aristocratiche di una donna libera e determinata, che seppe portare avanti battaglie che ancora oggi risuonano molto attuali.
Non conoscevo questa parte della storia degli afroamericani: si chiama "passing" un fenomeno, appunto, di passaggio dalla "razza nera" alla "razza bianca" (per usare termini che non ci appartengono più ma sono tipici della pazzia razzista)... secondo le regole dei bianchi "basta una goccia di sangue africano" per essere catalogati tra i "neri"... ma la famiglia Greener non ci sta: la loro pelle è bianca (ambrata come quella di molti portoghesi o italiani), i capelli sono lisci, biondi addirittura... e così decidono di fare il "passing"... mentono tutta una vita cambiando cognome, date di nascita, origini...ma vivono nella paura e giurano di non avere mai figli.
Una storia vera di una donna interessante... peccato che la sua storia sia raccontata in un modo che ho trovato un po' pesante e poco coinvolgente.
3 stelle