Millwood Hargrave, Kiran - Vardø. Dopo la tempesta

qweedy

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"Vardø Norvegia nordorientale, 1617.
In una funesta vigilia di Natale, il mare a Vardø si è improvvisamente sollevato e una folgore livida ha sferzato il cielo. Quando la tempesta si è acquietata in uno schiocco di dita, così com’era arrivata, le donne si sono raccolte a riva per scrutare l’orizzonte. Degli uomini usciti in barca non vi era, però, nessun segno. Quaranta pescatori, tutti gli uomini dell'isola, dispersi nelle gelide acque del Mare di Barents.
Alla ventenne Maren Magnusdatter, che ha perso il padre e il fratello nella burrasca, e a tutte le donne di Vardø non resta dunque che un solo compito: mettere a tacere il dolore e cercare di sopravvivere. Quando l’inverno allenta la presa e le provviste di cibo sono quasi esaurite nelle dispense, le donne non si perdono d’animo: rimettono le barche in mare, riprendono la pesca, tagliano la legna, coltivano i campi, conciano le pelli.
Sull’isola nel circolo polare artico viene mandato il Lensmann, ovvero una sorta di garante della religione che ha il compito di scoprire le streghe e metterle a morte, si è infatti insinuata la convinzione che le streghe abbiano generato la burrasca per uccidere gli uomini e prendere il comando dell’isola.
Chi viene sospettata di stregoneria viene catturata, tenuta in celle gelide senza vestiti per settimane, marchiata a fuoco e costretta a confessare a forza di torture.
Se non confessa viene sottoposta all’ordalia da acqua: ovvero viene immersa nel mare gelido legata, se annega non è una strega, se riesce a riemergere e respirare, viene bruciata viva."

Romanzo che trae ispirazione dai processi alle streghe di Vardø del 1620. E’ l’epoca dell’espansione violenta della Chiesa luterana che vuole dominare il nord Europa, convinta che le tradizioni e credenze dei sami e lapponi (troll, rune) siano espressione del demonio, che impone alle donne di andare alla kirke, sottomettersi all’uomo, non indossare mai pantaloni, vieta di tenere in casa qualunque cosa non siano croci. La Norvegia e la Danimarca sono governate da Re Cristiano IV, più noto per le sue spietate leggi contro la stregoneria che per le conquiste territoriali.
Le donne di Vardø sono forti e indipendenti, alcune non frequentano la kirke, perché Sami, e quindi pagane.
Come ho letto in vari commenti, forse la storia d'amore saffico non era così necessaria.

L'autrice é una pluripremiata poetessa, drammaturga e romanziera britannica. I suoi libri per l’infanzia hanno vinto numerosi premi nazionali.
Vardø. Dopo la tempesta è il suo primo romanzo storico, ispirato a una brutta pagina della Norvegia, che portò al rogo 77 donne, tutte norvegesi, e 14 uomini, tutti Sami, accusati di vari crimini, tra cui l'invocazione della tempesta della Vigilia di Natale del 1617. Tutti subirono torture indicibili e processi sommari totalmente ingiusti.

L'ho letto d'un fiato, perché non riuscivo a staccarmi da questo romanzo.
Consigliatissimo! Molto duro, pare ambientato in una notte senza fine.

"Vardø è un'isola, il porto sembra un morso staccato da un lato, epr il resto la costa è troppo ripida o troppo rocciosa per mettere in mare le barche. Maren ha conosciuto le reti prima ancora di conoscere il dolore, le intemperie prima di conoscere l'amore. D'estate le mani di sua madre scintillano di squame di pesce, i filetti appesi fuori a salarsi ed essiccare come fasce per neonati, oppure avvolti in pelle di renna e sepolti a fermentare. Pappa diceva sempre che era il mare a dare forma alla loro vita. Hanno sempre vissuto per sua grazia e per grazia sua sono morti. Ma la burrasca l'ha reso un nemico e discutono brevemente di andarsene."

"Credeva che in quel mare non potesse succedere niente di peggio, credeva che niente potesse rivaleggiare con la malvagità della burrasca. Ma adesso sa che è follia credere che il male sia solo là fuori. Era qui, in mezzo a loro, camminava su due gambe, emetteva condanne con lingua umana."

"Ucciso una donna?" ripete lui, come incapace di dare un senso a quelle parole. "No, no..." Scuote la testa come per scacciare una mosca. "Ho processato una strega, moglie. E' stata condannata a morte dal tribunale del mio paese. Era colpevole, agli occhi della legge e agli occhi di Dio. "Non lascerai vivere la strega. " "E' Dio che lo ordina."
 
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