qweedy
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"In un nebbioso, buio pomeriggio di novembre, Eugène Malou si spara un colpo di pistola uscendo dalla casa del conte d'Estier, a cui ha invano tentato di chiedere un prestito. Tutti, in città (una piccola città della provincia francese), pensano che lo abbia fatto perché ormai era rovinato. L'unico in famiglia a restare in città sarà Alain, il figlio minore, che non accetta né di andare a vivere a Parigi con la madre, né di condividere con la sorella l'appartamentino che le ha preso in affitto il suo amante, un noto chirurgo fornito di una moglie e due bambine. Nel corso di quella che sarà al tempo stesso una sorta di indagine e un'iniziazione alla vita, il ragazzo scoprirà non solo quanto possano essere ingannevoli le apparenze, ma anche quale sia la vera ragione del suicidio di Eugène Malou."
Il punto di vista che l’autore adotta è quello di Alain, adolescente ritroso e timido, pudico e studioso, ben in contrasto con l’atteggiamento di tutti gli altri membri della famiglia. Un romanzo di formazione di un adolescente che, di fronte alla tragica morte del padre e alla dissoluzione della famiglia, comincia a scavare nel passato di quell'uomo misterioso e, fino a quel momento, sconosciuto.
Discreto.
«Mio padre era un uomo disonesto?», domanda alla fine il giovane Alain all’amico del cuore del papà. «Tuo padre era un uomo. E, credimi, un uomo è molto più raro di un uomo onesto, un giorno te ne accorgerai». «Chiunque può essere un uomo onesto, a volte senza neanche volerlo. Ci sono migliaia di persone che si comportano onestamente solo perché hanno paura, o sono stanche, o in cattiva salute. Altri invece sono onesti perché sono nati così, da famiglie oneste, e non gli è mai venuto in mente di cambiare».
Il punto di vista che l’autore adotta è quello di Alain, adolescente ritroso e timido, pudico e studioso, ben in contrasto con l’atteggiamento di tutti gli altri membri della famiglia. Un romanzo di formazione di un adolescente che, di fronte alla tragica morte del padre e alla dissoluzione della famiglia, comincia a scavare nel passato di quell'uomo misterioso e, fino a quel momento, sconosciuto.
Discreto.
«Mio padre era un uomo disonesto?», domanda alla fine il giovane Alain all’amico del cuore del papà. «Tuo padre era un uomo. E, credimi, un uomo è molto più raro di un uomo onesto, un giorno te ne accorgerai». «Chiunque può essere un uomo onesto, a volte senza neanche volerlo. Ci sono migliaia di persone che si comportano onestamente solo perché hanno paura, o sono stanche, o in cattiva salute. Altri invece sono onesti perché sono nati così, da famiglie oneste, e non gli è mai venuto in mente di cambiare».
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