Barbero, Alessandro - Alabama

Meri

Viôt di viodi
La storia della Guerra di Secessione raccontata da un ex soldato sudista ad una giovane giornalista. La ragazza con la scusa del racconto, cerca di carpire informazioni su una specifica battaglia in cui uomini di colore alleatisi col fronte del Nord vennero trucidati da un gruppo di nemici tra i quali il protagonista del libro.

Il libro è un vero e proprio racconto orale, senza punteggiatura nè una precisa cronologia. Il narratore, ormai anziano, riporta la fredda cronaca senza amarezza o pentimento x il dramma a cui ha partecipato. Mi ha fatto una gran rabbia.
 

qweedy

Well-known member
L'ho preso, ma non l'ho ancora letto. Me lo consigli?
La rabbia non è perché il libro non merita, vero?
 

Meri

Viôt di viodi
La rabbia è come l'ha intesa Carcarlo. Il protagonista è indifferente a ciò che è successo, racconta il tutto senza sentimento o emozione.
 

qweedy

Well-known member
Lettura faticosa. Innanzitutto non ho apprezzato la scelta stilistica di Barbero, sicuramente da lui ponderata e voluta, ma questo flusso di coscienza ininterrotto con una miriade di nomi pari a un intero esercito costringono il lettore a una maratona faticosa di lettura.

La rabbia credo scaturisca dal vedere con i nostri occhi di oggi quello che il vecchio racconta, e che era il normale modo di vivere e di pensare per un sudista dell'epoca. Il vecchio nemmeno si censura nei suoi modi di pensare, considerati legittimi e condivisi da tutti i compatrioti. In questo invece riconosco la bravura di Barbero, di calarci nella realtà storica degli stati del Sud all'epoca della guerra di secessione. Come anche la scelta di usare e ripetere la parola che inizia per N. Che era la normalità allora, come era normale pensare che non fossero esseri umani come noi.

Quello che mi ha più indignato è stata la reazione della studentessa, quando si è resa conto che la ragazza nera era presente al racconto dell'eccidio. Accidenti, che colpo! Come se Barbero avesse voluto far capire che il modo di pensare razzista non era certo finito con la fine della schiavitù. Sono rimasta stupefatta leggendo le parole della studentessa. Una doccia gelata.

Bravo Barbero per quanto riguarda la trama, la guerra di Secessione vista dalla parte sudista. Per lo stile avrei apprezzato di più un racconto diretto anziché un flusso di coscienza. Bravo è stato Barbero a ricreare sulla pagina scritta la parlata orale di questo vecchio, ma questo lungo monologo ha reso la lettura più faticosa per il lettore.
 
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