MonicaSo
Well-known member
"La poltrona n. 30 (titolo originale The Roman Hat Mystery) è il primo romanzo di Ellery Queen Scritto nel 1929, inaugurò la lunga serie che vedeva come protagonisti l'ispettore della polizia di New York Richard Queen e suo figlio Ellery, scrittore di romanzi gialli e investigatore dilettante pronto ad aiutare il padre nella risoluzione dei casi più difficili con le sue deduzioni e la sua logica infallibile.
New York. Inizio di autunno negli anni del Proibizionismo. Nella stagione teatrale di Broadway il dramma a tinte forti Gunplay, in cartellone al Roman Theater, sta riscuotendo un notevole successo. E proprio durante una rappresentazione del dramma, uno degli spettatori si accascia al suolo, probabilmente avvelenato. Stranamente per uno spettacolo da tutto esaurito, le poltrone vicine a quella dove sedeva la vittima erano vuote. Inizia così per l'ispettore Queen una difficile indagine dove i possibili sospetti devono essere ricercati fra le centinaia di persone presenti in teatro.
A dare man forte al padre nel valutare gli elementi del mistero è Ellery Queen, che qui sembra assumere il ruolo e l'aspetto di un giovane Philo Vance."
Avendo già letto molti altri gialli di Ellery Queen mi sono un po' stupita del ruolo di Ellery in questo... normalmente è molto più presente e "invadente"... ma è la prima apparizione e l'ho giustificato così.
Per apprezzare a pieno questi gialli (così come quelli di Agatha Christie) bisogna essere appassionati del "giallo classico", molto diverso da quello moderno, ma non per questo meno complesso, tortuoso, ingegnoso, originale...
Unico aspetto negativo (per me) i troppi personaggi.
New York. Inizio di autunno negli anni del Proibizionismo. Nella stagione teatrale di Broadway il dramma a tinte forti Gunplay, in cartellone al Roman Theater, sta riscuotendo un notevole successo. E proprio durante una rappresentazione del dramma, uno degli spettatori si accascia al suolo, probabilmente avvelenato. Stranamente per uno spettacolo da tutto esaurito, le poltrone vicine a quella dove sedeva la vittima erano vuote. Inizia così per l'ispettore Queen una difficile indagine dove i possibili sospetti devono essere ricercati fra le centinaia di persone presenti in teatro.
A dare man forte al padre nel valutare gli elementi del mistero è Ellery Queen, che qui sembra assumere il ruolo e l'aspetto di un giovane Philo Vance."
Avendo già letto molti altri gialli di Ellery Queen mi sono un po' stupita del ruolo di Ellery in questo... normalmente è molto più presente e "invadente"... ma è la prima apparizione e l'ho giustificato così.
Per apprezzare a pieno questi gialli (così come quelli di Agatha Christie) bisogna essere appassionati del "giallo classico", molto diverso da quello moderno, ma non per questo meno complesso, tortuoso, ingegnoso, originale...
Unico aspetto negativo (per me) i troppi personaggi.