Madrid, anni Sessanta. Lucia ha 17 anni, i suoi genitori sono morti in un incidente aereo e i nonni l'hanno mandata dall'America Latina a studiare in un collegio di monache. Conosce un professore quarantenne, Manuel, erede di un'antica famiglia nobiliare. Manuel ha un'ossessione: riabilitare la regina Giovanna, figlia di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, e madre dell'imperatore Carlo V. Ritenuta pazza per l'amore dimostrato nei confronti del marito Filippo il Bello, anche dopo la sua morte prematura, Giovanna era stata privata di ogni potere e rinchiusa per quarant'anni in un castello. Manuel fa indossare a Lucia un antico vestito di seta, le fa rivivere le vicende e le emozioni di Giovanna, sperando di scoprire attraverso di lei la verità sulla regina. E Lucia diventa Giovanna. (quarta di copertina)
Romanzo che racconta una storia antica, quella di Giovanna la Pazza, intrecciandolo con la storia moderna di Lucia che l'ossessione di un uomo fa rivivere nella sua reinterpretazione affidata alla ragazza. Romanzo troppo ambizioso, troppo complesso, per risultare riuscito, riuscito a metà, si intravede una buona capacità di scrittura e un intento di testimonianza sociale che forse qui non emerge del tutto.
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