qweedy
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"Nel tumultuoso periodo del primo dopoguerra ungherese, tra rivoluzioni e controrivoluzioni, in un tranquillo quartiere di Budapest, una famiglia borghese e benestante assume una giovane cameriera, Anna. Il quotidiano sembrerebbe procedere sereno se non fosse che lentamente la dura condizione di serva corrode l'animo docile e benevolente della ragazza, che si trova persino sedotta e abbandonata da un membro della famiglia. Per i padroni il culmine sarà inatteso e disgraziato".
L'autore è un maestro della letteratura del primo novecento ungherese, che con prosa limpida ed essenziale e con grandissima finezza psicologica e grande maestria nella scrittura, crea un ritratto affascinante e disturbante delle crudeltà dell'animo umano. Giallo, con indagine psicologica e sociologica, storicamente collocato in una famiglia borghese ungherese dopo il crollo del regime comunista.
Inaspettatamente un romanzo molto godibile.
Voto 4
L'autore è un maestro della letteratura del primo novecento ungherese, che con prosa limpida ed essenziale e con grandissima finezza psicologica e grande maestria nella scrittura, crea un ritratto affascinante e disturbante delle crudeltà dell'animo umano. Giallo, con indagine psicologica e sociologica, storicamente collocato in una famiglia borghese ungherese dopo il crollo del regime comunista.
Inaspettatamente un romanzo molto godibile.
Voto 4