Santoleri, Valeria - Mio nonno era un mago e mia madre era comunista

Minerva6

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Ho comprato questo libro edito nel 2018 inizialmente per due motivi: il titolo e il prezzo in offerta in versione digitale.
Poi ovviamente ho letto anche la trama e sapevo che mi sarebbe piaciuto.
Non fatevi spaventare dall'inizio un po' difficile, in seguito la storia, ma soprattutto lo stile, diventa scorrevole e appassionante. Anche il modo così ricercato di scrivere (l'autrice collabora con l'enciclopedia Treccani) non è affatto pesante, anzi spesso usa parole retro' che il lettore ritrova con piacere. Gli appassionati di arte sapranno apprezzare più di me le ricche e precise descrizioni di monumenti, quadri e sculture con ogni loro particolare e termine tecnico. La scrittrice, abruzzese, infatti è una storica dell'arte.
Come sempre mi succede, ho ritrovato diversi punti di contatto con la protagonista:
anche lei ha mamma e nonna maestre, vorrebbe che fosse sempre estate, mangia parecchi fichi fino a sentirsi male (ne ho mangiati tanti pure io a settembre mentre lo leggevo, però mi sono saputa mantenere). Quando da bambina va al cimitero con la nonna vuole sempre andare a salutare una bimba vestita di bianco, lo facevo anche io, con mia mamma però; nomina la tomba sotto il melograno come nella poesia Pianto antico, a me cara (la portai all'esame di quinta elementare); la nonna per invasare i barattoli di conserve usa un rametto di legno, lo faceva anche una mia zia quando io ero piccola e l'aiutavo; è citata Athena, ossia Minerva per i romani e infine al funerale della mamma comunista suonano Bella ciao... Piacerebbe anche a me se succedesse.
 

Minerva6

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A distanza di un anno ho iniziato il suo secondo romanzo. Siccome ho trovato l'inizio ostico, ma anche non confacente ai miei gusti, volevo abbandonarlo. Sono passata di qui per cercare aiuto in me stessa e rileggendo il mio commento ho deciso di proseguire 😊.
 
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