Weisgarber, Ann - Terra crudele

qweedy

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"Nelle inospitali terre dello Utah, durante l’inverno del 1888, la trentasettenne Deborah Tyler aspetta che suo marito Samuel, che si guadagna da vivere come carradore, torni a casa da un viaggio di lavoro. È pieno inverno, Samuel ha un ritardo di settimane, e Deborah si sta preoccupando. Deborah vive a Junction, una piccola città di sette famiglie mormone, tutte lontane dalle rigide regole della chiesa, disseminate lungo il fondo di un canyon, e riesce a mettere da parte qualcosa curando frutteti e creando guanti da lavoro. Isolati dalle scogliere di roccia rossa che circondano la città, lei e i suoi vicini vivono separati dal mondo esterno, guardati con sospetto dai fedeli mormoni che mettono in discussione la profondità della loro fede. Quando una notte, uno sconosciuto, inseguito da un maresciallo federale si presenta disperato sulla soglia di casa in cerca di rifugio, Deborah non può fare a meno di accoglierlo, mettendo in moto una catena di eventi che stravolgeranno la sua vita. L’uomo, un devoto mormone, è in fuga dal governo degli Stati Uniti, che ha stabilito che la pratica della poligamia è un reato. Deborah e suo marito, pur non praticando la poligamia, fanno parte di una rete che aiuta coloro che sono perseguitati dalla legge. Gli uomini si presentano nella loro fattoria e, utilizzando un apposito linguaggio in codice, ricevono cibo, riposo notturno e una guida sino al prossimo avamposto. La donna accoglie perciò il fuggiasco, garantendogli rifugio. Eppure, non tutto è ciò che sembra, e quando il maresciallo viene ferito gravemente, Deborah e il migliore amico di suo marito, Nels Anderson, dovranno affrontare scelte difficili che metteranno in discussione la loro fede e il futuro di entrambi."

Mi è piaciuto molto questo romanzo storico per l'ambientazione insolita, Utah 1888 in un piccolo insediamento di mormoni ai confini di una terra selvaggia, che offre aiuto ai fuggiaschi perseguitati per poligamia, ammessa dalla loro religione ma condannata dalla legge dei "gentili".
Non mi piace il titolo, Terra crudele, trovo più appropriato il titolo originale "The Glovemaker".

"Ma soprattutto mi piace trovarmi nelle zone intermedie. Sono quelle in cui il ginepro cede il posto al pioppo tremulo, o dove le rocce finiscono e comincia la terra nera. Sono sempre in cerca del punto esatto in cui le montagne si trasformano in colline, e dove le colline addolciscono il loro pendio diventando semplici ondulazioni del terreno". Fece una pausa, poi disse: "Le zone intermedie".

È un romanzo di zone intermedie: la piccola città è alla confluenza di un torrente e un fiume, fuori da una zona impervia; la comunità è dentro la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi dell'ultimo giorno, ma fuori perché non segue tutte le prescrizioni e la poligamia. I personaggi sono in una zona intermedia: la protagonista attende il ritorno del marito; il cognato non è certo di aver visto qualcosa; l'uomo che soccorrono che sembra nascondere qualcosa; il maresciallo federale che lo segue fuori della sua giurisdizione. E poi c'è la tensione fra detto/non detto, religione/etica, peccato/legge, dovere/paura, e c'è l'attesa e la paura di ciò che deve accadere.

A parte qualche ripetizione di troppo, l'ho letto molto volentieri.
Mi piacerebbe leggere un altro dei tre romanzi storici che Ann Weisgarber ha scritto (è autrice anche di The Promise e The Personal History of Rachel Dupree), ma temo che questo sia l'unico tradotto in italiano.

Consigliato!
 
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