velvet
Well-known member
Il 18 Settembre 1968, quando i reparti militari antisommossa entrarono nell’Università Nazionale Autonoma del Messico e portarono via tutti, Auxilio Lacoture, ragazza tuttofare di origine uruguaiana, si trovava nei bagni della facoltà di Lettere e Filosofia. Auxilio resiste per 13 giorni nascosta in quel bagno e in quel periodo di tempo ricorda, sogna, vede la sua vita di "madre della poesia Messicana". I ricordi dei suoi incontri con i poeti, dei suoi amori, le sue visioni si intrecciano rendendo difficile se non impossibile segnare un confine netto tra realtà e sogno.
Un libro molto bello, intenso, onirico e poetico, di non facile lettura ma che coinvolge subito dalle prime pagine. Attraverso il personaggio di Auxilio l'autore denuncia una storia straziante di sopruso e di violenza ma ancora di più grida la forza e l'urgenza della poesia, della letteratura dell'arte e più in generale del libero pensiero.
Ho trovato poi in rete che "il personaggio di Auxilio Lacouture, la "madre di tutti i poeti Messicani",è ispirato a Alcira Soust Scaffo, poetessa Uruguaiana andata a lavorare come maestra a Città del Messico. Alcira sopravvisse alla tragedia della 'mattanza di piazza Tlateloco', in cui migliaia di studenti in protesta vennero torturati dalle forze dell'ordine, al punto che, si dice, anche a mesi di distanza da questi tragici fatti, il colore del sangue era ancora visibile sulle strade e sui muri di piazza Tlateloco. Il governo messicano disse che 20 studenti persero la vita. Anni dopo, venne rivelato che morirono fra i 200 e i 300 studenti. Anche Alcira si trovava a piazza Tlateloco, manifestando assieme agli altri studenti. Sopravvisse alla mattanza rifugiandosi nei bagni del quarto piano del Dipartimento di Lettere e Filosofia."
Un libro molto bello, intenso, onirico e poetico, di non facile lettura ma che coinvolge subito dalle prime pagine. Attraverso il personaggio di Auxilio l'autore denuncia una storia straziante di sopruso e di violenza ma ancora di più grida la forza e l'urgenza della poesia, della letteratura dell'arte e più in generale del libero pensiero.
Ho trovato poi in rete che "il personaggio di Auxilio Lacouture, la "madre di tutti i poeti Messicani",è ispirato a Alcira Soust Scaffo, poetessa Uruguaiana andata a lavorare come maestra a Città del Messico. Alcira sopravvisse alla tragedia della 'mattanza di piazza Tlateloco', in cui migliaia di studenti in protesta vennero torturati dalle forze dell'ordine, al punto che, si dice, anche a mesi di distanza da questi tragici fatti, il colore del sangue era ancora visibile sulle strade e sui muri di piazza Tlateloco. Il governo messicano disse che 20 studenti persero la vita. Anni dopo, venne rivelato che morirono fra i 200 e i 300 studenti. Anche Alcira si trovava a piazza Tlateloco, manifestando assieme agli altri studenti. Sopravvisse alla mattanza rifugiandosi nei bagni del quarto piano del Dipartimento di Lettere e Filosofia."