Opera teatrale rappresentativa del teatro dell'assurdo, che è una parodia della realtà, insensata e incomunicabile. In scena troviamo due coppie inglesi benestanti e borghesi, gli Smith e i Martin, accompagnati e interrotti dalle intemperanze della domestica della prima coppia e dalla visita del capitano dei pompieri. Nello svolgersi dell’azione, il dialogo è costante, quasi serrato, ma completamente sterile, incomprensibile, vieppiù degradato, fino a una situazione paradossale in cui i protagonisti si esprimono solo tramite parole assonanti e versi.
Commedia a me molto cara perché l'ho rappresentata nei panni della Signora Smith quando avevo 19 anni e facevo parte di una compagnia di attori dilettanti.
Commedia a me molto cara perché l'ho rappresentata nei panni della Signora Smith quando avevo 19 anni e facevo parte di una compagnia di attori dilettanti.