In un’estate talmente torrida da costringere le persone a vivere di notte e dormire di giorno, riemerge dalle tenebre Samantha Andretti, rapita a tredici anni e a lungo - quanto a lungo? - rimasta prigioniera. Accanto a lei, che giace in un letto di ospedale, il dottor Green la spinge a rovistare fra i ricordi della prigionia, affinché salti fuori il nome del suo carnefice. Intanto Bruno Genko, un investigatore i cui giorni di vita sono contati, indaga sul caso…
Questo libro mi ha spiazzato. Una trama avvincente - soprattutto all’inizio - anche se forse un po’ meno di quelle a cui Carrisi ha abituato i suoi lettori, ci regala strani intrecci e colpi di scena, come al solito, ma porta a un finale strano, molto d'effetto, forse troppo, e secondo me parecchio confuso, come testimoniano le varie interpretazioni sul web.
Dobbiamo aspettare il prossimo romanzo per capirlo bene?
Ottima, come sempre, la caratterizzazione dei personaggi. Nessuno è davvero buono, ma nessuno è un vero mostro. O, se lo è, c’è un motivo. Come nella vita.
Questo libro mi ha spiazzato. Una trama avvincente - soprattutto all’inizio - anche se forse un po’ meno di quelle a cui Carrisi ha abituato i suoi lettori, ci regala strani intrecci e colpi di scena, come al solito, ma porta a un finale strano, molto d'effetto, forse troppo, e secondo me parecchio confuso, come testimoniano le varie interpretazioni sul web.
Dobbiamo aspettare il prossimo romanzo per capirlo bene?
Ottima, come sempre, la caratterizzazione dei personaggi. Nessuno è davvero buono, ma nessuno è un vero mostro. O, se lo è, c’è un motivo. Come nella vita.