Nel museo egizio Bliss viene rinvenuto il corpo del filantropo B.H. Kyle, con il cranio fracassato da una statuetta di Sakhmet, dea della vendetta. Quale
oscuro significato nasconde il misterioso delitto, tanto più che la dea Sakhmet dovrebbe proteggere i buoni e avversare i malvagi? Il procuratore distrettuale
John F.X. Markham è incaricato di risolvere il caso, ma dovrà ricorrere ancora una volta al brillante intuito e alla raffinata cultura del suo amico Philo
Vance, il celebre, eccentrico investigatore di New York.
Quinta, intrigante indagine del dilettante, ma infallibile Philo Vance. Esteta, tuttologo, elegante, saccente, geniale, Vance ci porta stavolta nel mondo dell'egittologia: in un prestigioso museo di New York - che fa capo al noto egittologo Bliss - un importante finanziatore viene trovato ucciso, colpito mortalmente con la pesante statua nera di Sakhmet, dea della vendetta. Tutto sembra convergere proprio sull'egittologo, ma la soluzione del caso è fin troppo ovvia, e Vance ci insegna che la soluzione più ovvia è sempre quella sbagliata. Quindi... chi ha ucciso? E soprattutto perché? Ucciderà ancora? Attraverso raffinate deduzioni psicologiche Vance giungerà alla soluzione, non senza tribolazioni, finte, astuzie, come in una partita a scacchi dove vince chi sa usare meglio l'intelligenza e la capacità di andare oltre le apparenze per cogliere il vero significato delle azioni.
Bellissima indagine, come tutte quelle di Philo Vance. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un personaggio del giallo classico, deduttivo, dove la psicologia è l'arma vincente.
oscuro significato nasconde il misterioso delitto, tanto più che la dea Sakhmet dovrebbe proteggere i buoni e avversare i malvagi? Il procuratore distrettuale
John F.X. Markham è incaricato di risolvere il caso, ma dovrà ricorrere ancora una volta al brillante intuito e alla raffinata cultura del suo amico Philo
Vance, il celebre, eccentrico investigatore di New York.
Quinta, intrigante indagine del dilettante, ma infallibile Philo Vance. Esteta, tuttologo, elegante, saccente, geniale, Vance ci porta stavolta nel mondo dell'egittologia: in un prestigioso museo di New York - che fa capo al noto egittologo Bliss - un importante finanziatore viene trovato ucciso, colpito mortalmente con la pesante statua nera di Sakhmet, dea della vendetta. Tutto sembra convergere proprio sull'egittologo, ma la soluzione del caso è fin troppo ovvia, e Vance ci insegna che la soluzione più ovvia è sempre quella sbagliata. Quindi... chi ha ucciso? E soprattutto perché? Ucciderà ancora? Attraverso raffinate deduzioni psicologiche Vance giungerà alla soluzione, non senza tribolazioni, finte, astuzie, come in una partita a scacchi dove vince chi sa usare meglio l'intelligenza e la capacità di andare oltre le apparenze per cogliere il vero significato delle azioni.
Bellissima indagine, come tutte quelle di Philo Vance. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un personaggio del giallo classico, deduttivo, dove la psicologia è l'arma vincente.