"A Giverny, in Normandia, la casa di Monet, e in particolare il giardino e il celeberrimo laghetto delle ninfee più volte ritratto dal grande pittore, sono meta di turisti e appassionati d’arte. È in questo quadro idilliaco che l’ispettore Laurenc¸ Sérénac si trova a dover risolvere il caso dell’omicidio di Jéro^me Morval, insigne chirurgo oftalmologo, trovato ucciso con un bizzarro rituale sulle rive del ruscello fatto costruire da Monet, deviando il corso di un fiume, per alimentare appunto il laghetto delle ninfee. Gli indizi sono pochi e contraddittori, una strana omertà regna in paese, si scava nelle ombre della vittima, nel giro dei mercanti d’arte, si viene a sapere che Morval era un appassionato di impressionismo da anni sulle tracce di un Ninfee di Monet, una misteriosa ipotetica ultima tela del maestro mai ritrovata, ma quanto all’omicida la polizia brancola nel buio. L’unica che sembra disposta a collaborare con le indagini è Stéphanie, la bella maestra di Giverny, di cui l’ispettore puntualmente si innamora. Salvo il fatto che Stéphanie è anche la moglie del sospettato numero uno."
E' un giallo e in quanto giallo ammetto di non aver capito nulla fino praticamente alla fine! Ovviamente l'effetto è voluto, si intuisce a fine libro che ci sono delle omissioni che, altrimenti, farebbero capire tutto dall'inizio.
Ho letto recensioni meravigliose, in cui decantavano Bussi e questo libro: non sono pienamente concorde con queste recensioni. E' un bel giallo, particolare l'ambientazione, ma nella prima metà del libro l'ho trovato un pò noioso, ho faticato un pò. Si riprende poi nella seconda metà. Sicuramente interessante l'intreccio, il giallo e come viene poi tutto spiegato alla fine (ovviamente non posso dire nulla al riguardo), ma manca di qualcosa che ti trasporta, che ti faccia restare incollato alle pagine, quel qualcosa che invece, per paragone, ho trovato in Uomini che odiano le donne.
E' un giallo e in quanto giallo ammetto di non aver capito nulla fino praticamente alla fine! Ovviamente l'effetto è voluto, si intuisce a fine libro che ci sono delle omissioni che, altrimenti, farebbero capire tutto dall'inizio.
Ho letto recensioni meravigliose, in cui decantavano Bussi e questo libro: non sono pienamente concorde con queste recensioni. E' un bel giallo, particolare l'ambientazione, ma nella prima metà del libro l'ho trovato un pò noioso, ho faticato un pò. Si riprende poi nella seconda metà. Sicuramente interessante l'intreccio, il giallo e come viene poi tutto spiegato alla fine (ovviamente non posso dire nulla al riguardo), ma manca di qualcosa che ti trasporta, che ti faccia restare incollato alle pagine, quel qualcosa che invece, per paragone, ho trovato in Uomini che odiano le donne.