Di fronte a un aperitivo, nel cuore di Bari, Barbara e Lucrezia si ritrovano, assieme a un vecchio compagno di studi in sedia a rotelle, dopo oltre vent'anni: Barbara ora vive a Milano e conduce un'esistenza fatta di delusioni e solitudine, Lucrezia è sempre bellissima nonostante la malattia progressiva che la affligge l'abbia resa quasi cieca. È la ricorrenza della morte della loro più cara amica ad averle ricongiunte: Lucrezia, Barbara e Mariarosa, un trio inseparabile sin dalla scuola media. E assieme sono cresciute, facendosi largo tra i dolori e le ingiustizie di questo mondo a testa alta e con un amaro sorriso, hanno vissuto le prime scoperte e le prime trasgressioni, le delusioni e le violenze della dura età del ferro, l'adolescenza, vissuta tra famiglie assenti, padri violenti e austeri, personaggi subdoli e amori pericolosi. Sullo sfondo, si muove una Puglia viva e cupa di fine anni Ottanta, tra buona musica, campi di ulivi assolati, il morbo dell'eroina, la mafia, i tradimenti e la paura di un futuro incerto. Il desiderio di andare a fondo e di scoprire, attraverso il diario di Mariarosa, i veri motivi della sua morte porterà Barbara e Lucrezia a rivangare il passato e le condurrà alla riscoperta dei valori dell'amicizia. In un continuo alternarsi di piani temporali e rincorrersi di dettagli e ricordi, la scrittura cruda e potente di Simona Castiglione afferra il lettore per un braccio e lo costringe a guardare, a pensare, a vivere quanto narrato sulla pagina, restituendogli tutte le emozioni prepotenti e delicate di un periodo chiave
Libro meraviglioso anche se crudo e triste. Non riuscivo a staccarmi dalle pagine e dai personaggi. L'autrice è riuscita a trascinarmi nella vita di queste tre ragazze/donne e farmele entrare sottopelle. Ho sofferto con loro. Ha risvegliato in me ricordi ed emozioni legati all'adolescenza che credevo superati e invece scopri che sono ancora li, in attesa di essere svegliati. L'adolescenza è veramente l'età del ferro, che forgia, ti marchia e struttura l'adulto che sarai da grande.
Non fatico a credere che siano esistite o esistano davvero una Lucrezia, una Barbara e una Mariarosa. Magari non con questo vissuto particolare, ma a livello emozionale, il rapporto con altri coetanei, con ragazzi più o meno raccomandabili, con la scuola, con i genitori: impossibile non rivedersi nelle protagoniste (o solo una o due o tutte). Leggere da adulto questo tipo di libro penso, se letto andando un pò oltre la storia e basta, faccia riflettere sul nostro vissuto e magari rivedere alcune cose su una dimensione differente rispetto al viverlo nel momento.
Libro meraviglioso anche se crudo e triste. Non riuscivo a staccarmi dalle pagine e dai personaggi. L'autrice è riuscita a trascinarmi nella vita di queste tre ragazze/donne e farmele entrare sottopelle. Ho sofferto con loro. Ha risvegliato in me ricordi ed emozioni legati all'adolescenza che credevo superati e invece scopri che sono ancora li, in attesa di essere svegliati. L'adolescenza è veramente l'età del ferro, che forgia, ti marchia e struttura l'adulto che sarai da grande.
Non fatico a credere che siano esistite o esistano davvero una Lucrezia, una Barbara e una Mariarosa. Magari non con questo vissuto particolare, ma a livello emozionale, il rapporto con altri coetanei, con ragazzi più o meno raccomandabili, con la scuola, con i genitori: impossibile non rivedersi nelle protagoniste (o solo una o due o tutte). Leggere da adulto questo tipo di libro penso, se letto andando un pò oltre la storia e basta, faccia riflettere sul nostro vissuto e magari rivedere alcune cose su una dimensione differente rispetto al viverlo nel momento.