Ho trovato la moglie ideale per mio marito.
Non sarà una moglie tradizionale
come lo sono stata io, ma questo è un bene.
È la mia occasione per sistemare le cose.
La mia famiglia merita di più
di quello che mi sono lasciata alle spalle.
Maddy aveva una vita serena. Era una moglie amorevole e una madre meravigliosa, il pilastro della famiglia. O almeno così credevano Brady, il marito, ed
Eve, la figlia, prima che Maddy si gettasse dal tetto della biblioteca. Adesso, nessuno dei due sa cosa pensare. E poi Brady non ha idea di come mandare
avanti una casa, né tantomeno come comunicare con la figlia adolescente. Anche per Eve non è facile avvicinarsi al padre e nemmeno convivere col senso
di colpa per tutte le volte in cui, per egoismo o superficialità, non ha dimostrato alla madre l'affetto che meritava. Eppure Brady ed Eve non sono soli:
Maddy è ancora lì, accanto a loro, e non ha perso un briciolo della sua vitalità e caparbietà. E anche del suo senso pratico: quello non è certo il momento
di piangersi addosso e naufragare nei rimpianti. Meglio agire e indirizzare in qualche modo i suoi familiari. E così si sforza d’introdurre nella loro
vita Rory, una dolce e sorridente maestra elementare, che Maddy spera possa diventare una buona amica per Eve e una nuova moglie per Brady. In effetti,
grazie all'influenza benefica di Rory, a poco a poco Brady ed Eve imparano a farsi forza a vicenda e, insieme, troveranno il coraggio di cercare le risposte
alle domande che li tormentano. Scoprendo che, a volte, la verità è molto più sorprendente di quanto non ci si aspetti…
Maddy è una donna dal profondo senso pratico, intelligente, diretta, una moglie attenta e una madre presente, una che va sempre dritto al sodo e non ha paura di dire ciò che pensa con convinzione. Maddy è una che non lesina consigli saggi, affetto ed aiuto a chi ne ha bisogno. E’ proprio per questa sua mania di aiutare tutti che suo marito Brady e sua figlia Eve non si spiegano perché si sia suicidata gettandosi dal tetto di una biblioteca lasciandoli soli quando avevano più bisogno di lei. Sì, Maddy è morta inspiegabilmente, lasciando un vuoto che prima nessuno avrebbe mai pensato di avvertire: nessuno si era mai davvero reso conto di quanto importante fosse la sua presenza, non solo nel risolvere i problemi esistenziali dell’adolescenza di Eve o nel curare i suoi rapporti con il padre, ma anche e soprattutto nelle piccole cose di ogni giorno, nei dettagli come preparare una valigia o cucinare un hamburger.
Ma, direte voi, se Maddy è morta, perché continui a parlarne al presente? Perché lei è ancora presente, accanto alla sua famiglia, ad osservare come un fantasma buono le loro vite, a dirigerne i passi incerti, a cercare di correggerne il tiro lasciando, come sempre, tutto in ordine. E’ grazie a lei che Eve e Brady incontrano Rory, che secondo Maddy sarebbe la candidata perfetta a sostituirla, è grazie a lei che Brady riesce in qualche modo a trovare la chiave giusta per intavolare un rapporto decente con la figlia; è sempre grazie a lei che, quando scoprirà una verità inaspettata, Eve riuscirà a perdonare chi le ha causato tanto dolore.
Questo è un libro che parla di vita e di morte, di elaborazione del lutto, di adolescenza, di rapporti familiari non facili. La trama forse non brillerà per originalità, ma la storia offre molti insegnamenti profondi travestiti da consigli lasciati cadere lì per caso. Questo libro non vuole dare lezioni di comportamento, eppure ci dà una testimonianza importante sulla maniera giusta di affrontare le difficoltà. La narrazione è affidata ai tre protagonisti di questa storia: Maddy, ormai spirito che ha un tempo limitato per sistemare ciò che ha lasciato in sospeso nelle vite dei suoi cari; Brady, il marito e padre super impegnato nel lavoro che non si accorge di nulla finché le cose non gli vengono sbattute in faccia; Eve, la figlia diciassettenne che da un giorno all’altro deve prendere coscienza che la vita non è il cellulare, la festa, il ballo, il ragazzo. Probabilmente è lei il personaggio che, per la profonda evoluzione subita, risulta più interessante di tutto il libro.
Non è un “mattone”, ma nemmeno un libro leggero: a volte fa sorridere, ma mette anche un bel po’ di tristezza perché invita a riflettere. Unica pecca, forse l’ho trovato un po’ troppo lungo ed avrei “accorciato” alcune parti, ma nel complesso una buona lettura.
Non sarà una moglie tradizionale
come lo sono stata io, ma questo è un bene.
È la mia occasione per sistemare le cose.
La mia famiglia merita di più
di quello che mi sono lasciata alle spalle.
Maddy aveva una vita serena. Era una moglie amorevole e una madre meravigliosa, il pilastro della famiglia. O almeno così credevano Brady, il marito, ed
Eve, la figlia, prima che Maddy si gettasse dal tetto della biblioteca. Adesso, nessuno dei due sa cosa pensare. E poi Brady non ha idea di come mandare
avanti una casa, né tantomeno come comunicare con la figlia adolescente. Anche per Eve non è facile avvicinarsi al padre e nemmeno convivere col senso
di colpa per tutte le volte in cui, per egoismo o superficialità, non ha dimostrato alla madre l'affetto che meritava. Eppure Brady ed Eve non sono soli:
Maddy è ancora lì, accanto a loro, e non ha perso un briciolo della sua vitalità e caparbietà. E anche del suo senso pratico: quello non è certo il momento
di piangersi addosso e naufragare nei rimpianti. Meglio agire e indirizzare in qualche modo i suoi familiari. E così si sforza d’introdurre nella loro
vita Rory, una dolce e sorridente maestra elementare, che Maddy spera possa diventare una buona amica per Eve e una nuova moglie per Brady. In effetti,
grazie all'influenza benefica di Rory, a poco a poco Brady ed Eve imparano a farsi forza a vicenda e, insieme, troveranno il coraggio di cercare le risposte
alle domande che li tormentano. Scoprendo che, a volte, la verità è molto più sorprendente di quanto non ci si aspetti…
Maddy è una donna dal profondo senso pratico, intelligente, diretta, una moglie attenta e una madre presente, una che va sempre dritto al sodo e non ha paura di dire ciò che pensa con convinzione. Maddy è una che non lesina consigli saggi, affetto ed aiuto a chi ne ha bisogno. E’ proprio per questa sua mania di aiutare tutti che suo marito Brady e sua figlia Eve non si spiegano perché si sia suicidata gettandosi dal tetto di una biblioteca lasciandoli soli quando avevano più bisogno di lei. Sì, Maddy è morta inspiegabilmente, lasciando un vuoto che prima nessuno avrebbe mai pensato di avvertire: nessuno si era mai davvero reso conto di quanto importante fosse la sua presenza, non solo nel risolvere i problemi esistenziali dell’adolescenza di Eve o nel curare i suoi rapporti con il padre, ma anche e soprattutto nelle piccole cose di ogni giorno, nei dettagli come preparare una valigia o cucinare un hamburger.
Ma, direte voi, se Maddy è morta, perché continui a parlarne al presente? Perché lei è ancora presente, accanto alla sua famiglia, ad osservare come un fantasma buono le loro vite, a dirigerne i passi incerti, a cercare di correggerne il tiro lasciando, come sempre, tutto in ordine. E’ grazie a lei che Eve e Brady incontrano Rory, che secondo Maddy sarebbe la candidata perfetta a sostituirla, è grazie a lei che Brady riesce in qualche modo a trovare la chiave giusta per intavolare un rapporto decente con la figlia; è sempre grazie a lei che, quando scoprirà una verità inaspettata, Eve riuscirà a perdonare chi le ha causato tanto dolore.
Questo è un libro che parla di vita e di morte, di elaborazione del lutto, di adolescenza, di rapporti familiari non facili. La trama forse non brillerà per originalità, ma la storia offre molti insegnamenti profondi travestiti da consigli lasciati cadere lì per caso. Questo libro non vuole dare lezioni di comportamento, eppure ci dà una testimonianza importante sulla maniera giusta di affrontare le difficoltà. La narrazione è affidata ai tre protagonisti di questa storia: Maddy, ormai spirito che ha un tempo limitato per sistemare ciò che ha lasciato in sospeso nelle vite dei suoi cari; Brady, il marito e padre super impegnato nel lavoro che non si accorge di nulla finché le cose non gli vengono sbattute in faccia; Eve, la figlia diciassettenne che da un giorno all’altro deve prendere coscienza che la vita non è il cellulare, la festa, il ballo, il ragazzo. Probabilmente è lei il personaggio che, per la profonda evoluzione subita, risulta più interessante di tutto il libro.
Non è un “mattone”, ma nemmeno un libro leggero: a volte fa sorridere, ma mette anche un bel po’ di tristezza perché invita a riflettere. Unica pecca, forse l’ho trovato un po’ troppo lungo ed avrei “accorciato” alcune parti, ma nel complesso una buona lettura.