Quinto è un giovane intellettuale, che dopo aver fatto la Resistenza cerca di adattarsi al mondo completamente diverso a quello per cui lui aveva lottato, incapace di trovare la sua strada, tra lavori precari in riviste filosofiche o nelle sceneggiature cinematografiche, decide di mettersi in affari con uno speculatore edile e lottizzare una parte del giardino della casa familiare per erigere le palazzine a più piani per turisti che hanno devastato la Riviera a cominciare dagli anni '50.
E' convinto di poter fare un po' di soldi ma l'indolenza, il disinteresse, l'opacità che sente addosso non gli consentiranno di concludere niente.
Romanzo tra i più autobiografici di Calvino, scritto in modo magistrale con quel realismo lineare e lucido dei suoi romanzi non fantastici. E' una disamina crudele della società degli anni '50 e degli intellettuali di sinistra di quel tempo, inconcludenti e incapaci di fronteggiare i cambiamenti tanto da mettersi al traino di essi. Romanzo non solo biografico ma di grande interesse sociologico.
E' convinto di poter fare un po' di soldi ma l'indolenza, il disinteresse, l'opacità che sente addosso non gli consentiranno di concludere niente.
Romanzo tra i più autobiografici di Calvino, scritto in modo magistrale con quel realismo lineare e lucido dei suoi romanzi non fantastici. E' una disamina crudele della società degli anni '50 e degli intellettuali di sinistra di quel tempo, inconcludenti e incapaci di fronteggiare i cambiamenti tanto da mettersi al traino di essi. Romanzo non solo biografico ma di grande interesse sociologico.