Tanny
Well-known member
Il bosco degli urogalli è una raccolta di racconti, i protagonisti principali sono la guerra di cui ci sono molte descrizioni ma soprattutto la caccia, si narra di galli cedroni (urogalli), forcelli, pernici, volpi, lepri ma soprattutto di boschi e di natura, il tutto narrato egregiamente ma con semplicità; la forza di questo libro non è tanto quella di racontare delle semplici vicende, ma di immergere il lettore a tal punto da renderlo partecipe della scena.
Dei panorami di montagna descritti nel libro sinceramente posso dire di saperla lunga dato che ci vivo, leggendo le descrizioni di Rigoni Stern mi sembrava di andare a spasso per il bosco e mi hanno fatto un effetto incredibile, per quanto riguarda la parte di caccia, più volte ho preso parte a delle battute con degli amici cacciatori e nonostante me ne andassi in giro senza fucile (non ho la licenza) ed armato solo di binocolo, conosco abbastanza bene la sensazione e nel libro ho visto descritte delle situazioni che ho provato sulla mia stessa pelle, come ad esempio l'insonnia che precede il primo giorno di caccia e quando vedi partire l'animale, mi sono immaginato le vicende narrate nei posti a me familiari: la zona dell'arena dei forcelli che vado sempre a vedere quando sono in amore, la zona in cui ho visto il mio l'unico gallo cedrone (ora sono estremamente rari), l'ermellino che zampetta su in sasso lungo un sentiero utilizzato in passato dai contrabbandieri, la volpe che va a far scorribande nel pollaio del vicino di casa; insomma questo libro mi ha fatto viaggiare incredibilmente con la fantasia e non posso far altro che consigliarlo caldamente.
Questo è il mio primo libro di Mario Rigoni Stern, ma è stata una piacevole scoperta, voto 5/5, ampiamente meritato.
Dei panorami di montagna descritti nel libro sinceramente posso dire di saperla lunga dato che ci vivo, leggendo le descrizioni di Rigoni Stern mi sembrava di andare a spasso per il bosco e mi hanno fatto un effetto incredibile, per quanto riguarda la parte di caccia, più volte ho preso parte a delle battute con degli amici cacciatori e nonostante me ne andassi in giro senza fucile (non ho la licenza) ed armato solo di binocolo, conosco abbastanza bene la sensazione e nel libro ho visto descritte delle situazioni che ho provato sulla mia stessa pelle, come ad esempio l'insonnia che precede il primo giorno di caccia e quando vedi partire l'animale, mi sono immaginato le vicende narrate nei posti a me familiari: la zona dell'arena dei forcelli che vado sempre a vedere quando sono in amore, la zona in cui ho visto il mio l'unico gallo cedrone (ora sono estremamente rari), l'ermellino che zampetta su in sasso lungo un sentiero utilizzato in passato dai contrabbandieri, la volpe che va a far scorribande nel pollaio del vicino di casa; insomma questo libro mi ha fatto viaggiare incredibilmente con la fantasia e non posso far altro che consigliarlo caldamente.
Questo è il mio primo libro di Mario Rigoni Stern, ma è stata una piacevole scoperta, voto 5/5, ampiamente meritato.