Questo breve romanzo giovanile nel suo inizio per il modo in cui è narrato l'ho trovato abbastanza simile alle storie della Austen, ma anche a quelle viste nei film dell'imperatrice Sissi. Più avanti invece si può già ravvisare un anticipo di Anna K. quando la protagonista dice che non riesce a stare sempre con il figlio perché si annoia anche se è terrorizzata da questa sua indifferenza.
Non sto a spoilerare la trama che è molto semplice e la potete trovare anche su Wikipedia, ma voglio rivelare solo che la tesi fondamentale alla base della storia è che serve il sacrificio reciproco dei coniugi per la felicità familiare, sembra forse squallido da dirsi ma credo sia davvero così il più delle volte.
Sono riuscita anche a fare qualche confronto con me stessa anche se sono molto meno giovane della protagonista...
Citazioni:
Perché sarebbe comunque una menzogna. Che scoperta sarebbe che una persona ama? Come se dicendolo si disserrasse qualcosa: oplà, ecco che ama! Come se solo pronunciando questa parola dovesse avvenire qualcosa di straordinario, chissà quali presagi e quali colpi di cannone. Mi sembra che coloro che pronunciano solennemente le parole “Vi amo”, o ingannano se stessi o, ancora peggio, ingannano gli altri.
Non avrei più compreso ciò che un tempo mi era parso chiaro e giusto: la felicità di vivere per gli altri. Perché avrei dovuto desiderare di vivere per gli altri ora che non avevo più voglia di vivere neppure per me stessa?
Ma davanti a me era come se non ci fosse più nulla, come se non desiderassi e non sperassi più niente. «Ma davvero ho già vissuto la mia vita?!» pensai sollevando con orrore la testa.
Mi fa proprio tristezza che tutto sia così bello davanti a me, mentre dentro sento che tutto è sconnesso, incompleto, che ho sempre voglia di qualcosa; eppure là è tutto così bello e tranquillo. Ma davvero dentro di te non c’è questa sorta di nostalgia per il godimento della natura, come se desiderassi qualcosa di impossibile e rimpiangessi qualcosa del passato?
L’amore è rimasto, ma non è lo stesso; è rimasta la sua traccia, ma l’amore si è consumato, non ha più né forza, né linfa vitale, sono rimasti i ricordi, la gratitudine, ma...
Non sto a spoilerare la trama che è molto semplice e la potete trovare anche su Wikipedia, ma voglio rivelare solo che la tesi fondamentale alla base della storia è che serve il sacrificio reciproco dei coniugi per la felicità familiare, sembra forse squallido da dirsi ma credo sia davvero così il più delle volte.
Sono riuscita anche a fare qualche confronto con me stessa anche se sono molto meno giovane della protagonista...
Citazioni:
Perché sarebbe comunque una menzogna. Che scoperta sarebbe che una persona ama? Come se dicendolo si disserrasse qualcosa: oplà, ecco che ama! Come se solo pronunciando questa parola dovesse avvenire qualcosa di straordinario, chissà quali presagi e quali colpi di cannone. Mi sembra che coloro che pronunciano solennemente le parole “Vi amo”, o ingannano se stessi o, ancora peggio, ingannano gli altri.
Non avrei più compreso ciò che un tempo mi era parso chiaro e giusto: la felicità di vivere per gli altri. Perché avrei dovuto desiderare di vivere per gli altri ora che non avevo più voglia di vivere neppure per me stessa?
Ma davanti a me era come se non ci fosse più nulla, come se non desiderassi e non sperassi più niente. «Ma davvero ho già vissuto la mia vita?!» pensai sollevando con orrore la testa.
Mi fa proprio tristezza che tutto sia così bello davanti a me, mentre dentro sento che tutto è sconnesso, incompleto, che ho sempre voglia di qualcosa; eppure là è tutto così bello e tranquillo. Ma davvero dentro di te non c’è questa sorta di nostalgia per il godimento della natura, come se desiderassi qualcosa di impossibile e rimpiangessi qualcosa del passato?
L’amore è rimasto, ma non è lo stesso; è rimasta la sua traccia, ma l’amore si è consumato, non ha più né forza, né linfa vitale, sono rimasti i ricordi, la gratitudine, ma...