ila78
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"Il mondo dei fiori e dei salici"è il mondo delle geisha, un mondo che negli stereotipi dell'Occidente rievoca atmosfere eleganti, preziosi kimono di seta, musiche e cerimonie del tè. Masuda Sayo invece testimonia una realtà differente, quella delle onen geisha, le donne che praticano la professione nelle stazioni termali lontane dai raffinati ambienti cittadini. Con uno stile semplice e diretto, ma estremamente coinvolgente, racconta la sua infanzia di bambina abbandonata e poi venduta, la dura quotidianità sua e delle compagne durante gli anni di apprendistato...
Ho letto il sottotitolo "autobiografia di una geisha" e mi ci sono fiondata, pensando, ingenuamente, di leggere le vicende di un'altra Sayuri di "Memorie di una geisha", mi sbagliavo, di grosso. Questo piccolo libricino racconta un mondo lontano anni luce da quello raccontato da Golden e ho paura che la verità sia molto più vicina al racconto di Masuda che al suo; qui ogni pagina, o quasi, è sofferenza, fisica e morale, non c'è nessuna gioia o "onore" nell'intraprendere la carriera di geisha, solo un duro, durissimo lavoro e un sacrificio continuo, un continuo celare i propri sentimenti, il darsi (anche fisicamente) a uomini gretti e spesso disgustosi solo per poter mangiare e, per finire, il non poter amare chi si vuole.
È un romanzo duro ma delicato, lo consiglio soprattutto a chi ha amato Memorie di una geisha, per avere un punto di vista diverso e nuovi spunti di riflessione su questo mondo. Voto 3/5
Ho letto il sottotitolo "autobiografia di una geisha" e mi ci sono fiondata, pensando, ingenuamente, di leggere le vicende di un'altra Sayuri di "Memorie di una geisha", mi sbagliavo, di grosso. Questo piccolo libricino racconta un mondo lontano anni luce da quello raccontato da Golden e ho paura che la verità sia molto più vicina al racconto di Masuda che al suo; qui ogni pagina, o quasi, è sofferenza, fisica e morale, non c'è nessuna gioia o "onore" nell'intraprendere la carriera di geisha, solo un duro, durissimo lavoro e un sacrificio continuo, un continuo celare i propri sentimenti, il darsi (anche fisicamente) a uomini gretti e spesso disgustosi solo per poter mangiare e, per finire, il non poter amare chi si vuole.
È un romanzo duro ma delicato, lo consiglio soprattutto a chi ha amato Memorie di una geisha, per avere un punto di vista diverso e nuovi spunti di riflessione su questo mondo. Voto 3/5