Grazie olga, ieri sera avevo pensato di postare anche il finale di quest'opera, mi hai preceduta
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L'altro giorno avevo pensato di postare la recensione del Zio Vanja, mi hai preceduta
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Voglio postare le parole brillanti di Andrej Belyj su Cechov, A.Belyj "è stato un poeta e scrittore russo.Nella prima metà del Novecento Andrej Belyj, romanziere poeta e filosofo, è stato un illustre protagonista della letteratura russa ed esponente del simbolismo russo" :
“Sembrerebbe che Cechov sia il più brillante interprete del pessimismo, e nelle sue opere non c'è posto per un'allegra leggerezza; meno d'ogni altra cosa ci si
sarebbe potuto aspettare da lui l'umiltà d'una quiete eterna. E, tuttavia, non è così. Infatti l'autentico concetto di simbolo deve distruggere nella vita la
divisione tra essenza e apparenza, consuetudine ed eccezione. Il simbolo è l'unica, eterna realtà, [ … ] Nel simbolo noi abbiamo l'eliminazione dei concetti
di formale e sostanziale, così che l'artista-simbolista autentico, per quanto non raffiguri la vita attraverso il prisma del determinismo, involontariamente porti
sempre in essa un'ineffabile leggerezza e beatitudine. [ … ] L'orrore dell'ordinarietà, la volgarità sono nel loro genere il procedimento metodologico di Čechov, grazie al quale le sue immagini ottengono l'accuratezza di un disegno, rimanendo nell'ambito della quotidianità. La quotidianità diviene però una scenografia mobile, mentre i personaggi che agiscono sono silhouette dipinte sulla tela. In Cechov la sottile precisione e la modellazione delle immagini si uniscono al soffio impercettibile del Fato, come in Maeterlinck,
ma, come in Hamsun, dietro questo soffio traspariscono una debole malinconia e una silenziosa felicità come fossero una conoscenza diretta, che anche il Fato
è un'illusione. [ … ] sì, certo, egli sa qualcosa che noi non sappiamo ancora. Conosce il mistero, il simbolo davanti al cui soffio si disperde il Fato.”
“Egli percepisce ciò che non sanno i suoi tristi eroi, la debole malinconia e la leggerezza, ciò di cui non si può parlare, ma ciò che è e di cui è a conoscenza
colui che guarda nell'abisso: come rendere a parole la libertà dell'ultima schiavitù, dove il pessimismo non è più pessimismo. Infatti è qui che scorre
l'ultima felicità... nella Pace Eterna, l'eterna pace che involontariamente respirano dall'esterno i suoi personaggi senza speranza. E quanto è forte la sua
involontarietà! Ecco che pensa uno dei personaggi dei suoi racconti, guardando un quadro: “Julija immagina lei stessa camminare per il ponticello, poi per il
sentiero, ancora e ancora, e tutt'intorno silenziosamente gridano le galline assonnate, scintilla una luce in lontananza. E per qualche motivo all'improvviso
iniziò a sembrarle di aver visto già molte volte queste stesse nuvolette che si allargano per la parte rossa del cielo, e il bosco, e il campo. Si sentiva sola e
voleva andare, andare e andare per il sentiero; e lì, dove c'era il crepuscolo della sera, c'era il riflesso di qualcosa di divino, eterno.” (Tri goda) Ed ecco il
simbolo involontario, sul quale non si può chiedere: “Che cos'è e perché queste parole sull'eterno?” C'è qui anche qualcosa di irrisolvibile; senti che
tutto questo è così. Quando, congedandoti dalla persona amata, abbandonata in un angolo sperduto di provincia, una delle sorelle dice alle gru che volano:
“Mie care!” senti la musica della Pace Eterna che riempie la vita di un oblio imperturbato nonostante tutto! Anche se i personaggi di Cechov dicono
stupidaggini, mangiano, dormono, vivono fra quattro pareti, vagano per piccoli e grigi sentieri, da qualche parte lì, nell'abisso, senti che anche questi grigi
sentieri sono i sentieri della vita eterna e che non ci sono quattro pareti lì dove ci sono superfici eterne, inesplorate. Più normalmente parlano, più il loro
discorso diventa simile ad un sussurro, così che non c'è più già alcun loro discorso, ma la più eloquente voce del silenzio in superfici sconosciute. Essa
cresce sempre più, è l'invitante campana della Pace Eterna. E già probabilmente sai dei sentieri grigiastri, che se si percorsi ancora e ancora, allora lì davanti, dove c'è il crepuscolo della sera, giacerà un riflesso divino, eterno.”
“Arriverà un tempo in cui anche la critica valuterà più in profondità il carattere autentico del pessimismo cechoviano.
Leggendo le sue opere elegantemente
leggere, sempre musicali, trasparenti e tristi, saranno trasportate in quell'angolo di cuore dove non c'è già più nemmeno una sofferenza né una felicità, ma solo
la Pace Eterna. Non c'è già nemmeno lui. È nella Pace Eterna. Anche se si pronunceranno discorsi confusi, mormoreranno più dolci dei discorsi sulle sue
ceneri le tristi betulle, sussurreranno favole, favole dell'Eternità. In un giorno di sole dorato e nel cattivo tempo, e attraverso le tenebre e attraverso le braccia
impercettibilmente burrascose delle argentee tormente inizierà suggestivamente a splendere sulla sua tomba una lampadina cremisi. L'orologio batterà il tempo.
E molto a lungo, ricordandolo, si recheranno alla tomba silenziosa, circondata dall'eterna pace senza tempo.”
“Tale è Cechov. I suoi personaggi vengono delineati con tratti esteriori, e noi lì comprendiamo interiormente. Essi camminano, bevono, dicono stupidaggini e
noi vediamo gli abissi dello spirito che traspaiono in loro. Parlano come se fossero rinchiusi in una prigione, e noi abbiamo capito di loro qualcosa che
loro non hanno notato in se stessi. Nelle piccole cose di cui essi vivono si apreper noi una sorta di codice segreto, e le piccole cose non sono più tali. La
volgarità della loro vita viene neutralizzata da qualcosa. Nei suoi dettagli si apre da ogni parte qualcosa di grandioso. Questo non si chiama forse guardare
attraverso la volgarità? E guardare attraverso qualcosa significa essere un simbolista. Guardando attraverso io unisco l'oggetto a ciò che c'è al di là di
esso. Con questo atteggiamento il simbolismo è inevitabile.”
La traduzione da "La ricezione di A.P. Cechov nel simbolismo
russo: due casi (D.S. Merežkovskij e A.
Belyj)"
E ancora: “Non si può giudicare la pièce, non averla vista sul palco” - Cechov