"L'occasione fa l'uomo ladro, di me ha fatto qualcos'altro... tutti avrebbero fatto la stessa cosa".
Sono le parole di Giorgio Perlasca, un commerciante italiano che si è trovato a Budapest nell'inverno del 1944 e si è spacciato per il console di Spagna per salvare migliaia di ebrei dalla furia di Eichmann.
Il libro è scritto veramente bene, appassionante, ma sopratutto molto attuale. Fa riflettere.
La frase che mi ha colpito di più è all'inizio del libro:"Lei cosa avrebbe fatto al mio posto?". Cosa avrei fatto io al suo posto?
Proprio non lo so.
Nelle situazioni bisogna trovarsi per "giudicare".
Ma in una società dove i miti dei ragazzi sono veline, letterine, calciatori e compagnia cantando, se questo libro fosse considerato testo scolastico, avrebbero un po' più considerazione delle persone che veramente hanno cambiato il mondo. Forse.
Sono le parole di Giorgio Perlasca, un commerciante italiano che si è trovato a Budapest nell'inverno del 1944 e si è spacciato per il console di Spagna per salvare migliaia di ebrei dalla furia di Eichmann.
Il libro è scritto veramente bene, appassionante, ma sopratutto molto attuale. Fa riflettere.
La frase che mi ha colpito di più è all'inizio del libro:"Lei cosa avrebbe fatto al mio posto?". Cosa avrei fatto io al suo posto?
Proprio non lo so.
Nelle situazioni bisogna trovarsi per "giudicare".
Ma in una società dove i miti dei ragazzi sono veline, letterine, calciatori e compagnia cantando, se questo libro fosse considerato testo scolastico, avrebbero un po' più considerazione delle persone che veramente hanno cambiato il mondo. Forse.
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