Dory
Reef Member
Reservation blues è la storia di un gruppo di Nativi Americani che decide di fondare una rock-blues band: i Coyote Springs.
Ambientata nella riserva indiana di Wellpinit (dove è nato l'autore) nello stato di Washington, è una storia magica, surreale, un po' triste ma anche molto molto divertente.
Tutta la produzione di Sherman Alexie, poesie, romazi, racconti, musica e anche sceneggiature, hanno come soggetto le tribù indiane del Nord America.
Ha vinto molti premi, ma una parte della critica ritiene la sua rappresentazione del mondo dei Nativi Americani un po' troppo stereotipata e tendente un po' a generalizzare e fondere usanze e modi di dire appartenenti a tribù diverse.
Probabilmente se si vuole approfondire la conoscenza sulle tribù di Nativi Americani e sulla loro storia è meglio leggere un saggio, ma questo romanzo può comunque aprire gli occhi e incuriosire su questa importantissima parte della storia americana, che tutti ovviamente conosciamo, ma che non balza certo alle cronache tutti i giorni.
L'edizione in italiano del libro è fuori catalogo, dovreste leggerlo in inglese, ma lo consiglio vivamente anche a chi sta imparando l'inglese perché è davvero molto semplice da leggere.
Sono particolarmente entusiasta di aver scoperto questo libro che è una vera chicca, i suoi personaggi, stereotipi o meno, sono fantastici e sono diventati per me come degli amici, impossibile non prenderli in simpatia.
E' anche un esempio magnifico di fusione tra letteratura e musica, Reservation blues è infatti anche un disco, mix di blues e folk, scritto da Sherman Alexie con il cantautore Jim Boyd (anche lui nativo americano, della riserva di Colville nello stato di Washington).
Chiudo con qualche citazione:
Da "I dieci comandamenti della Riserva dati agli indiani Spokane dagli Stati Uniti d'America"
2. Non dovrete creare un governo indipendente e auto-sufficiente per voi stessi perché io sono un burocrate geloso e punirò i bambini Indiani per le colpe dei loro padri fino alla settima generazione di quelli che mi odiano.
- Merda, Junior, - disse Victor - ci sono solo tre strade in questa Riserva, e tu mi stai dicendo che ci siamo persi? -
- Questa dannata mappa è inutile, - disse Junior - un sacco di strade nemmeno ci sono. Quella in cui siamo adesso non c'è sulla mappa. -
- Sentite, - disse Thomas - le mappe comunque danno solo dei consigli. -
Il furgone blu si fermò improvvisamente ad un bivio. - Da che parte andiamo? - Chiese Thomas perché stava guidando.
- Non lo so, - dissero Victor e Junior perché non stavano guidando.
- Decidiamo alla vecchia maniera Indiana, - disse Thomas perché cercava di essere tanto tradizionale quanto fosse possibile nel ventesimo secolo.
- Cioè? - domandarono Victor e Junior perché erano tanto contemporanei quanto la TV via cavo.
Ambientata nella riserva indiana di Wellpinit (dove è nato l'autore) nello stato di Washington, è una storia magica, surreale, un po' triste ma anche molto molto divertente.
Tutta la produzione di Sherman Alexie, poesie, romazi, racconti, musica e anche sceneggiature, hanno come soggetto le tribù indiane del Nord America.
Ha vinto molti premi, ma una parte della critica ritiene la sua rappresentazione del mondo dei Nativi Americani un po' troppo stereotipata e tendente un po' a generalizzare e fondere usanze e modi di dire appartenenti a tribù diverse.
Probabilmente se si vuole approfondire la conoscenza sulle tribù di Nativi Americani e sulla loro storia è meglio leggere un saggio, ma questo romanzo può comunque aprire gli occhi e incuriosire su questa importantissima parte della storia americana, che tutti ovviamente conosciamo, ma che non balza certo alle cronache tutti i giorni.
L'edizione in italiano del libro è fuori catalogo, dovreste leggerlo in inglese, ma lo consiglio vivamente anche a chi sta imparando l'inglese perché è davvero molto semplice da leggere.
Sono particolarmente entusiasta di aver scoperto questo libro che è una vera chicca, i suoi personaggi, stereotipi o meno, sono fantastici e sono diventati per me come degli amici, impossibile non prenderli in simpatia.
E' anche un esempio magnifico di fusione tra letteratura e musica, Reservation blues è infatti anche un disco, mix di blues e folk, scritto da Sherman Alexie con il cantautore Jim Boyd (anche lui nativo americano, della riserva di Colville nello stato di Washington).
Chiudo con qualche citazione:
Da "I dieci comandamenti della Riserva dati agli indiani Spokane dagli Stati Uniti d'America"
2. Non dovrete creare un governo indipendente e auto-sufficiente per voi stessi perché io sono un burocrate geloso e punirò i bambini Indiani per le colpe dei loro padri fino alla settima generazione di quelli che mi odiano.
- Merda, Junior, - disse Victor - ci sono solo tre strade in questa Riserva, e tu mi stai dicendo che ci siamo persi? -
- Questa dannata mappa è inutile, - disse Junior - un sacco di strade nemmeno ci sono. Quella in cui siamo adesso non c'è sulla mappa. -
- Sentite, - disse Thomas - le mappe comunque danno solo dei consigli. -
Il furgone blu si fermò improvvisamente ad un bivio. - Da che parte andiamo? - Chiese Thomas perché stava guidando.
- Non lo so, - dissero Victor e Junior perché non stavano guidando.
- Decidiamo alla vecchia maniera Indiana, - disse Thomas perché cercava di essere tanto tradizionale quanto fosse possibile nel ventesimo secolo.
- Cioè? - domandarono Victor e Junior perché erano tanto contemporanei quanto la TV via cavo.