elydark
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LA TRAMA:
In ogni generazione, un Gardella è chiamato ad accettare l'eredità di famiglia di cacciare i vampiri, e questo volta, è Victoria Gardella Grantworth ad essere prescelta, alla vigilia del suo debutto. Ma mentre la sua vita si snoda tra la folla delle sale da ballo e le strade solitarie, illuminate dalla luna, il cuore di Victoria è conteso fra lo scapolo più ambito di Londra, il marchese di Rockley, ed il suo enigmatico alleato, Sebastian Vioget. E quando viene faccia a faccia con il vampiro più potente nella storia, Victoria deve infine fare la scelta fra il dovere e l'amore.
COMMENTO:
Questo libro è il primo di una trilogia e anche se, come apertamente dichiarato dalla scrittrice, il romanzo è ispirato al telefilm "Buffy l'ammazzavampiri", secondo me è una storia originale, mi è piaciuta l'ambientazione nella Londra del 1800 che aiuta a delineare l'atmosfera noir, per non parlare delle citazioni al libro di Polidori che (se nn sbaglio)è stato scritto proprio in quel periodo.
Mi è piaciuta la leggenda inventata dalla Gleason secondo la quale il primo vampiro fu Giuda Iscariota e la potentissima vampira Lilith che affronta Victoria, è la figlia di Giuda. Inoltre questa leggenda spiega anche perchè i vampiri sono terrorizzati dall'argento.
Invece ho trovato quasi fuori posto il fatto che Victoria dovesse portare sempre con se un'amuleto d'argento sotto forma di piercing all'
ombelico e che praticasse le arti marziali per sconfiggere i vampiri..
questi due particolari mi risultano difficili da collocare nell'ambientazione storica del libro.
Comunque nel complesso non stonano particolarmente.
Lo stile del racconto è fluido e la narrazione riesce a mantenere la suspance nei suoi snodi principali:
La scrittura è veloce e scorrevole, attenta ai particolari ma mai prolissa, arguta e divertente, soprattutto quando descrive i pensieri di Victoria, che riesce a fare del sarcasmo e dell'ironia le sue armi vincenti di fronte alle più disparate situazioni di pericolo.
In ogni generazione, un Gardella è chiamato ad accettare l'eredità di famiglia di cacciare i vampiri, e questo volta, è Victoria Gardella Grantworth ad essere prescelta, alla vigilia del suo debutto. Ma mentre la sua vita si snoda tra la folla delle sale da ballo e le strade solitarie, illuminate dalla luna, il cuore di Victoria è conteso fra lo scapolo più ambito di Londra, il marchese di Rockley, ed il suo enigmatico alleato, Sebastian Vioget. E quando viene faccia a faccia con il vampiro più potente nella storia, Victoria deve infine fare la scelta fra il dovere e l'amore.
COMMENTO:
Questo libro è il primo di una trilogia e anche se, come apertamente dichiarato dalla scrittrice, il romanzo è ispirato al telefilm "Buffy l'ammazzavampiri", secondo me è una storia originale, mi è piaciuta l'ambientazione nella Londra del 1800 che aiuta a delineare l'atmosfera noir, per non parlare delle citazioni al libro di Polidori che (se nn sbaglio)è stato scritto proprio in quel periodo.
Mi è piaciuta la leggenda inventata dalla Gleason secondo la quale il primo vampiro fu Giuda Iscariota e la potentissima vampira Lilith che affronta Victoria, è la figlia di Giuda. Inoltre questa leggenda spiega anche perchè i vampiri sono terrorizzati dall'argento.
Invece ho trovato quasi fuori posto il fatto che Victoria dovesse portare sempre con se un'amuleto d'argento sotto forma di piercing all'
ombelico e che praticasse le arti marziali per sconfiggere i vampiri..
questi due particolari mi risultano difficili da collocare nell'ambientazione storica del libro.
Comunque nel complesso non stonano particolarmente.
Lo stile del racconto è fluido e la narrazione riesce a mantenere la suspance nei suoi snodi principali:
La scrittura è veloce e scorrevole, attenta ai particolari ma mai prolissa, arguta e divertente, soprattutto quando descrive i pensieri di Victoria, che riesce a fare del sarcasmo e dell'ironia le sue armi vincenti di fronte alle più disparate situazioni di pericolo.
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