Un libricino composto da tre brevi racconti, "Miss Zilphia Gant", "Una rosa per Emily" e "Adolescenza". Non posso dirvi nulla sulla trama, talmente sono brevi.
Vi basti sapere che le protagoniste assolute dei tre racconti sono le donne. O meglio tre donne. Il primo e l'ultimo parlano della vita, dura e cruda, di donne del profondo Sud, i cui sogni di amore e di futuro fanno presto i conti, o meglio gli "scontri", con la dura realtà, con la cieca forza oppressiva dei propri familiari. Il secondo, totalmente sui generis, sfugge a qualsiasi classificazione, parla di solitudine, di follia, di estraniamento sociale.
In generale, colpisce il fatto che in poche pagine l'autore riesca a condensare una miriade di impulsi che solleticano la mente e la mettono di fronte a delle situazioni al limite della realtà, che tuttavia sono rese quasi più vive della realtà stessa grazie allo stile potente e suggestivo dell'autore. Le atmosfere sono vivide, come se fossimo accanto i personaggi a respirare l'odore di bosco o a sentire il sole che brucia sulla pelle. Lo stile evocativo di cui parlavo, poi, è determinante nel creare in tutti i racconti, ma in modo speciale nel secondo, un'atmosfera allucinata e quasi folle che domina ogni pagina e trasmette al lettore l'angoscia provata dai personaggi nelle loro vicissitudini.
Il mio primo libro di Faulkner, si è capito che mi è piaciuto moltissimo? Credo sarà il primo di molti
Vi basti sapere che le protagoniste assolute dei tre racconti sono le donne. O meglio tre donne. Il primo e l'ultimo parlano della vita, dura e cruda, di donne del profondo Sud, i cui sogni di amore e di futuro fanno presto i conti, o meglio gli "scontri", con la dura realtà, con la cieca forza oppressiva dei propri familiari. Il secondo, totalmente sui generis, sfugge a qualsiasi classificazione, parla di solitudine, di follia, di estraniamento sociale.
In generale, colpisce il fatto che in poche pagine l'autore riesca a condensare una miriade di impulsi che solleticano la mente e la mettono di fronte a delle situazioni al limite della realtà, che tuttavia sono rese quasi più vive della realtà stessa grazie allo stile potente e suggestivo dell'autore. Le atmosfere sono vivide, come se fossimo accanto i personaggi a respirare l'odore di bosco o a sentire il sole che brucia sulla pelle. Lo stile evocativo di cui parlavo, poi, è determinante nel creare in tutti i racconti, ma in modo speciale nel secondo, un'atmosfera allucinata e quasi folle che domina ogni pagina e trasmette al lettore l'angoscia provata dai personaggi nelle loro vicissitudini.
Il mio primo libro di Faulkner, si è capito che mi è piaciuto moltissimo? Credo sarà il primo di molti