Per chi ama la fantascienza sono imperdibili.
In ogni caso è un peccato leggere il ciclo della Fondazione senza aver letto il ciclo dei robot, perchè
le rivelazioni finali credo valgano emotivamente la metà se non si è letto gli altri libri.
Su una vecchia prefazione di una vecchia edizione di non so più quale romanzo, Asimov aveva tracciato l'ordine cronologico con cui sarebbero dovuti esser letti i suoi vari libri, che col tempo aveva reso più o meno omogenea con l'aggiunta di romanzi in verie epoche del suo futuro inventato.
L'ordine sarebbe:
Io, robot (racconti)- Abissi d'acciaio- Il sole nudo- I robot dell'alba- I robot e l'impero
Tralascinado altre raccolte di racconti brevi sui robot, con questi primi 4 libri si ha una visione della storia della terra, politica e sociale, e della conquista del sistema solare attraverso le indagini poliziesche di Elijah Baley coadiuvato da un collega robot. Più o meno è con queste storie scritte negli anni 50 che sono nate le 3 leggi della robotica, ormai capi saldi non solo della fantascienza, ma anche del nostro -eventuale- futuro prossimo.
A queste letture dovrebbero essere seguite quelle relative ai romanzi ambientati all'epoca dell'impero galattico, governato dal pianeta-capitale Trantor:
Il tiranno dei mondi - Le correnti dello spazio - Paria dei cieli
Queste tre storie hanno in comune la sola "continuità storica" in cui sono immersi, e contengono riferimenti ai fatti accaduti all'umanità nella profondità degli anni passati.
Molto bello è Paria dei cieli. Malinconico e poetico.
Una volte letti questi si può:wink: finalmente aprocciare il ciclo della fondazione
aura:come descritto sopra:
Preludio alla Fondazione -Fondazione anno zero- Fondazione o Cronache della Galassia- Fondazione e Impero o Il crollo della Galassia centrale- Seconda Fondazione o L'altra faccia della spirale- L'orlo della Fondazione- Fondazione e Terra
(Da notare il doppio titolo causato dai soliti idioti delle case editrici che prima stravolgono gli intenti dell'autore e poi corrono ai ripari creando una confusione immensa - croce che affligge anche i film ovviamente)
Il ciclo della fondazione nasce con la fine dell'impero galattico, la sua decandenza ed il suo sfaldamento, e narra le vicende di Hari Seldon, matematico alle prese con l'invenzione della psicostoria, e chiude il cerchio riaganciandosi al ciclo iniziale dei robot.
Ovviamente si può far quel che si vuole, però se chi approccia questo autore ha la buona volonta di "partire dall'inizio",
vi giurò che quando chiuderà l'ultima pagina dell'ultimo libro, avrà avuto l'impressione di aver appena compiuto una corsa fantastica nei 10 mila anni futuri, scoprendo e conoscendo tutto quello che succederà quasi come fosse vero, e non dimenticherà mai una saga dal respiro direi irraggiungibile!