Poirot
b
Una proposta molto insolita quella che Poirot riceve dalla celebre diva Jane Wilkinson: cercare di convincere il marito di lei a concedere il divorzio. Poirot, incuriosito, accetta, ma scopre che la cosa è ancora più strana di quanto si aspettava: il marito, il vizioso lord Edgware, aveva già ampiamente acconsentito a divorziare. Quando poi, qualche giorno dopo, il nobiluomo viene assassinato e l'ispettore Japp arresta la moglie, sospettata del delitto, Poirot può intervenire a ragion veduta. Che movente poteva avere infatti la meravigliosa Jane Wilkinson? La faccenda però sembra più complessa di quanto appaia a prima vista. Com'è possibile che testimoni attendibili abbiano visto alla stessa ora la stessa persona in due punti lontanissimi della città ? E come risulta coinvolta nel caso l'attrice Carlotta Adams, divenuta famosa proprio come imitatrice della Wilkinson? Le "cellule grigie" di Poirot si mettono in moto, ma questa volta il celebre investigatore riuscirà a venire a capo della faccenda con un ritardo che potrà risultare fatale a qualcuno.
Devo dire che questo libro mi ha abbastanza deluso. Sarà che l'ho letto troppo in fretta, ma comunque mi ha lasciato con un senso di insoddisfazione. Fino ad un certo punto la trama è ben intrecciata, ma poi è un po' troppo disordinata e confusa, e forse lo era la stessa Christie finchè scriveva questo libro. Qui gli indizi sono così futili e mal disposti nella vicenda, che arrivati alla fine non si ricordano quasi più. E' invece molto interessante il personaggio principale, Jane Wilkinson, immaginaria attrice nota in tutta la Gran Bretagna, il cui carattere è determinante per tutto lo svolgimento: devo dire che qui la vecchia Agatha ha saputo descrivere davvero bene tutti i difetti che possono avere l'egoismo e l'egocentrismo, e anche le conseguenze che ne possono derivare. Forse questo aspetto psicologico, attorno a cui ruota la storia e il "cast" dei personaggi, è la cosa più positiva del libro.
Non ve lo consiglio caldamente come altri, perchè in fondo è comunque un buon libro. Ma se vi aspettate di più (come feci io), penso che non rimarrete totalmente soddisfatti...
Devo dire che questo libro mi ha abbastanza deluso. Sarà che l'ho letto troppo in fretta, ma comunque mi ha lasciato con un senso di insoddisfazione. Fino ad un certo punto la trama è ben intrecciata, ma poi è un po' troppo disordinata e confusa, e forse lo era la stessa Christie finchè scriveva questo libro. Qui gli indizi sono così futili e mal disposti nella vicenda, che arrivati alla fine non si ricordano quasi più. E' invece molto interessante il personaggio principale, Jane Wilkinson, immaginaria attrice nota in tutta la Gran Bretagna, il cui carattere è determinante per tutto lo svolgimento: devo dire che qui la vecchia Agatha ha saputo descrivere davvero bene tutti i difetti che possono avere l'egoismo e l'egocentrismo, e anche le conseguenze che ne possono derivare. Forse questo aspetto psicologico, attorno a cui ruota la storia e il "cast" dei personaggi, è la cosa più positiva del libro.
Non ve lo consiglio caldamente come altri, perchè in fondo è comunque un buon libro. Ma se vi aspettate di più (come feci io), penso che non rimarrete totalmente soddisfatti...