Dalla quarta di copertina:
Ma è Terzani a raccontarci l'Asia o è l'Asia a raccontarci Terzani? Difficile dirlo, tanto forte e il legame che quest'uomo ha deciso di stringere, fin dal 1965, con il piu misterioso e contraddittorio dei continenti. Leggendo questo libro, che nell'avvincente varieta delle sue pagine si offre come autobiografia e reportage, cronaca di costume e racconto d'avventura, ci si trova a rivivere gli eventi che hanno segnato la storia asiatica degli ultimi trent'anni, a ripensare ai grandi ideali che l'hanno formata e ai protagonisti delle sue svolte, a dare uno sguardo al suo futuro. E al tempo stesso Terzani ci invita a prestare ascolto all'altra voce, quella dell'Oriente vero, vissuto nella sua quotidianita, in mezzo alle donne e agli uomini, alle difficolta, ai contrasti, ai riti, alle curiosita... ai mille volti del continente che piu degli altri sembra destinato a influenzare il nuovo secolo che sta cominciando.
Questo è stato il primo libro che ho letto di questo autore, ormai diversi anni fa, ed è quello che mi ha fatto "innamorare" di lui... Fino ad allora, nonostante la mia passione per i viaggi, la cosiddetta "narrativa di viaggio" non mi aveva mai interessato, e meno che mai i resoconti di viaggi altrui. Non so, credo che il viaggio sia qualcosa di talmente personale che è molto difficile trasmettere e recepire emozioni...
L'incontro con Terzani è stata una vera rivelazione: i suoi libri non sono romanzi, non sono diari di viaggio e, benchè lui fosse un giornalista e si sia trovato a vivere momenti anche fondamentali della Storia moderna, non sono neanche meri resoconti giornalistici... Il suo sguardo è sempre duplice: da una parte i "Grandi Eventi" che determinano la Storia - i colpi di stato, le rivoluzioni, le guerre o le guerriglie d'indipendenza...-, dall'altra l'anima che si cela dietro a questi eventi, la grandezza e la dignità di ogni singolo individuo... Dalle sue parole traspare non soltanto il profondo rispetto per il genere umano (detta così fa molto "frasetta buonista", ma è la verità!), ma anche e soprattutto la consapevolezza che siano proprio i piccoli accadimenti, così come i bisogni e le aspirazioni di chi non ha "voce in capitolo", a spiegare meglio di qualunque altra cosa i movimenti della Storia...
Consiglio questo libro in modo particolare a chi (come me all'epoca) non si è mai approcciato a quest'autore e lo vuole fare attraverso la sua produzione giornalistica (Un altro giro di giostra e La fine è il mio inizio, per quanto interessanti, sono tutt'altra cosa), e ancora di più a chi voglia avere un'infarinatura semplice ma efficace di tanti eventi che hanno avuto luogo nel continente asiatico durante la seconda metà del secolo scorso.
Ma è Terzani a raccontarci l'Asia o è l'Asia a raccontarci Terzani? Difficile dirlo, tanto forte e il legame che quest'uomo ha deciso di stringere, fin dal 1965, con il piu misterioso e contraddittorio dei continenti. Leggendo questo libro, che nell'avvincente varieta delle sue pagine si offre come autobiografia e reportage, cronaca di costume e racconto d'avventura, ci si trova a rivivere gli eventi che hanno segnato la storia asiatica degli ultimi trent'anni, a ripensare ai grandi ideali che l'hanno formata e ai protagonisti delle sue svolte, a dare uno sguardo al suo futuro. E al tempo stesso Terzani ci invita a prestare ascolto all'altra voce, quella dell'Oriente vero, vissuto nella sua quotidianita, in mezzo alle donne e agli uomini, alle difficolta, ai contrasti, ai riti, alle curiosita... ai mille volti del continente che piu degli altri sembra destinato a influenzare il nuovo secolo che sta cominciando.
Questo è stato il primo libro che ho letto di questo autore, ormai diversi anni fa, ed è quello che mi ha fatto "innamorare" di lui... Fino ad allora, nonostante la mia passione per i viaggi, la cosiddetta "narrativa di viaggio" non mi aveva mai interessato, e meno che mai i resoconti di viaggi altrui. Non so, credo che il viaggio sia qualcosa di talmente personale che è molto difficile trasmettere e recepire emozioni...
L'incontro con Terzani è stata una vera rivelazione: i suoi libri non sono romanzi, non sono diari di viaggio e, benchè lui fosse un giornalista e si sia trovato a vivere momenti anche fondamentali della Storia moderna, non sono neanche meri resoconti giornalistici... Il suo sguardo è sempre duplice: da una parte i "Grandi Eventi" che determinano la Storia - i colpi di stato, le rivoluzioni, le guerre o le guerriglie d'indipendenza...-, dall'altra l'anima che si cela dietro a questi eventi, la grandezza e la dignità di ogni singolo individuo... Dalle sue parole traspare non soltanto il profondo rispetto per il genere umano (detta così fa molto "frasetta buonista", ma è la verità!), ma anche e soprattutto la consapevolezza che siano proprio i piccoli accadimenti, così come i bisogni e le aspirazioni di chi non ha "voce in capitolo", a spiegare meglio di qualunque altra cosa i movimenti della Storia...
Consiglio questo libro in modo particolare a chi (come me all'epoca) non si è mai approcciato a quest'autore e lo vuole fare attraverso la sua produzione giornalistica (Un altro giro di giostra e La fine è il mio inizio, per quanto interessanti, sono tutt'altra cosa), e ancora di più a chi voglia avere un'infarinatura semplice ma efficace di tanti eventi che hanno avuto luogo nel continente asiatico durante la seconda metà del secolo scorso.
Ultima modifica: