Un romanzo affascinante, ambientato principalmente a Napoli, nel Real Albergo dei poveri voluto da Carlo III di Borbone, una propria e vera Corte dei miracoli, capace di ospitare 8.000 derelitti.
La storia parte da Marrakech dove il protagonista vive con una moglie che non ama più, professore universitario con velleità di scrittore, e approda a Napoli per aver partecipato ad un concorso per scrittori organizzato dal sindaco Bassolino per produrre dei romanzi sulla città di Napoli.
Da lì si dipana tutto il romanzo, alla ricerca dell'amore con diverse storie che si intrecciano tra di loro.
La scrittura di Ben Jelloun è ricca, colorata, a volte barocca ma sempre molto scorrevole, non un capolavoro ma senz'altro un buon libro di uno scrittore che sa scrivere e che è piacevole da leggere, tanta carne al fuoco e divertimento assicurato, per chi ama racconti un po' esotici e coinvolgenti.