cjale
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Questo E' un difficile incarico per me!
Speravo di trovare un commento a questo libro di cui tanto avevo sentito parlare, mi devo confrontare con uno dei " mostri sacri " della nostra letteratura..... mi sento un pò in imbarazzo!!
Ho letto la biografia dell'autrice e mi sono chiesta : " chissà di cosa parlavano e di che discutevano all'epoca, lei ed il suo altrettanto famoso marito, un certo signor Moravia Alberto" ?
CErto una famiglia un pò fuori dal comune...
E' il primo libro della Morante che leggo, confesso, un pò mi scoraggiava il fatto che il volume si fatica a reggere in man, perchè consta di quasi 600 pagine!
Invece mi sono decisa ad affrontarlo e dopo le prime pagine, mi sono fatta trasportare letteralmente a ritroso nel tempo.
Vivevo con i protagonisti, seguendoli passo passo , attraverso i vicoli di una Roma semidistrutta dalla guerra.
La bravura di Elsa mi ha permesso di " camminare " virtualmente fra i detriti di una città e dei suoi abitanti, impegnati a sopravvivere alla miseria e alla distruzione che solo una guerra puo' portare.
Spicca su tutte la figura di una mamma gracile e minuta,ma che riesce a superare le piu' dure prove, grazie alla forza del suo grandissimo amore materno.
Attorno a lei si aggira una folla di poveretti la cui vita è stata spazzata via dalla barbarie della guerra, in attesa di poterne ricominciare un' altra, che non potrà piu' essere quella di prima.
I nomi di Ida, Nino, Bella e del piccolo Useppe mi rimarranno stampati nella memoria con tutte le immagini ed emozioni che ho vissuto con loro e per loro e di cui a parole mi riesce difficile parlare.
Lo consiglio a chi vuole vedere con " occhio femminile" la tristezza della guerra.
Speravo di trovare un commento a questo libro di cui tanto avevo sentito parlare, mi devo confrontare con uno dei " mostri sacri " della nostra letteratura..... mi sento un pò in imbarazzo!!
Ho letto la biografia dell'autrice e mi sono chiesta : " chissà di cosa parlavano e di che discutevano all'epoca, lei ed il suo altrettanto famoso marito, un certo signor Moravia Alberto" ?
CErto una famiglia un pò fuori dal comune...
E' il primo libro della Morante che leggo, confesso, un pò mi scoraggiava il fatto che il volume si fatica a reggere in man, perchè consta di quasi 600 pagine!
Invece mi sono decisa ad affrontarlo e dopo le prime pagine, mi sono fatta trasportare letteralmente a ritroso nel tempo.
Vivevo con i protagonisti, seguendoli passo passo , attraverso i vicoli di una Roma semidistrutta dalla guerra.
La bravura di Elsa mi ha permesso di " camminare " virtualmente fra i detriti di una città e dei suoi abitanti, impegnati a sopravvivere alla miseria e alla distruzione che solo una guerra puo' portare.
Spicca su tutte la figura di una mamma gracile e minuta,ma che riesce a superare le piu' dure prove, grazie alla forza del suo grandissimo amore materno.
Attorno a lei si aggira una folla di poveretti la cui vita è stata spazzata via dalla barbarie della guerra, in attesa di poterne ricominciare un' altra, che non potrà piu' essere quella di prima.
I nomi di Ida, Nino, Bella e del piccolo Useppe mi rimarranno stampati nella memoria con tutte le immagini ed emozioni che ho vissuto con loro e per loro e di cui a parole mi riesce difficile parlare.
Lo consiglio a chi vuole vedere con " occhio femminile" la tristezza della guerra.
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