Un libro autobiografico di un sopravvissuto del tristemente noto campo di internamento nazista.
Venezia Shlomo riesce, dopo anni e anni di silenzi, a raccontare gli orrori, le violenze, l'incubo di coloro che vissero questa tragedia.
Faceva parte di una squadra speciale, composta da deportati che avevano il compito du accompagnare i gruppi di prigionieri alle camere a gas, li aiutavano a spogliarsi, rasavano i capelli ai cadaveri, estraevano i denti d'oro e recuperavano gli oggetti dagli indumenti.
Ma soprattutto avevano il compito di trasportare i cadaveri nei forni crematori.
Agghiacciante, ma veramente un libro denso di memorie, ricordi strazianti che segnano indelebilmente la vita.
Venezia Shlomo riesce, dopo anni e anni di silenzi, a raccontare gli orrori, le violenze, l'incubo di coloro che vissero questa tragedia.
Faceva parte di una squadra speciale, composta da deportati che avevano il compito du accompagnare i gruppi di prigionieri alle camere a gas, li aiutavano a spogliarsi, rasavano i capelli ai cadaveri, estraevano i denti d'oro e recuperavano gli oggetti dagli indumenti.
Ma soprattutto avevano il compito di trasportare i cadaveri nei forni crematori.
Agghiacciante, ma veramente un libro denso di memorie, ricordi strazianti che segnano indelebilmente la vita.