SALLY
New member
Godibile racconto surreale,fresco e veloce,condensa però tutto lo stile e la bravura di Fitzgerald,è una fiaba degli anni 20',quando il lusso era l'illusione e la mira di tanti,questo racconto sembra quasi una premonizione della crisi del 29'.Un giovane studente della ricca borghesia del sud viene invitato a passare le vacanze a casa di un amico,figlio dell'uomo più ricco del mondo,ma che nessuno conosce,perchè questa enorme,ereditata ricchezza sarebbe la rovina dei mercati mondiali,e come tale deve rimanere segreta.John T. passa le vacanze nello sfarzo più assoluto,un castello costruito su una montagna di diamante...ma come in certe fiabe,una volta entrati non si esce più....fino a che il tutto finisce,finisce la vacanza,finisce la ricchezza,finiscono le illusioni,ma si apre un mondo nuovo,reale e libero per John e le due ragazze che l'hanno seguito.
Devo dire che mi è proprio piaciuto.
Il secondo racconto,Tarquinio di Cheapside credo che sia un flash su Shakespeare da giovane.
Devo dire che mi è proprio piaciuto.
Il secondo racconto,Tarquinio di Cheapside credo che sia un flash su Shakespeare da giovane.
Ultima modifica di un moderatore: