Dopo un inizio molto promettente,il testo è andato scemando e l'ho trovato meno appasionante di come avevo previsto.
Infatti avevo subito scorto delle similitudini con Calvino di "Se una notte d'inverno un viaggiatore" per il suo iniziale riferirsi al lettore.
Poi avevo trovato nello stile della narrazione alcune attinenze con Pessoa de "Il libro dell'inquietudine" (che io adoro) per i pensieri sparsi,anche se per me Pessoa è stato molto più incisivo e coinvolgente.
Comunque ti dà modo di riflettere filosoficamente su temi importanti,partendo dall'amore,che viene preso un po' a pretesto per permettere al lettore di approfondire il proprio pensiero su argomenti universali e ancora attuali come il ruolo dell'uomo nel mondo e nella società e il rapporto tra il bene e il male.
E' stato molto sorprendente l'aver scoperto che l'autore ha scritto questo breve romanzo di formazione a soli diciassette anni,nel 1838.
In esso sono presenti le tematiche che poi svilupperà nei suoi capolavori dell'età matura.
Posto di seguito alcune citazioni che mi hanno colpita:
L'uomo, granello di sabbia gettato nell'infinito da una mano sconosciuta, povero insetto dalle zampette deboli che vuole afferrarsi, sull'orlo del baratro, a tutti i rami, che si aggrappa alla virtù, all'amore, all'egoismo, all'ambizione,che fa virtù di questo per meglio tenercisi stretto,che si aggrappa a Dio e che diviene sempre più debole, lascia andare la presa e cade ...
Quando finirà, dunque, questa società corrotta da ogni sorta di dissolutezze, dissolutezze di spirito, di corpo e di anima?
Allora, probabilmente, ci sarà gioia sulla terra, quando morirà questo vampiro bugiardo e ipocrita che chiamano civiltà.
E ci sono dei giorni in cui avverto una spossatezza immensa e una noia* cupa mi avviluppa come un sudario ovunque io vada; le sue pieghe mi ostacolano e mi creano impaccio, la vita mi pesa come un rimorso.
* nel mio caso più che noia è sconforto
Infatti avevo subito scorto delle similitudini con Calvino di "Se una notte d'inverno un viaggiatore" per il suo iniziale riferirsi al lettore.
Poi avevo trovato nello stile della narrazione alcune attinenze con Pessoa de "Il libro dell'inquietudine" (che io adoro) per i pensieri sparsi,anche se per me Pessoa è stato molto più incisivo e coinvolgente.
Comunque ti dà modo di riflettere filosoficamente su temi importanti,partendo dall'amore,che viene preso un po' a pretesto per permettere al lettore di approfondire il proprio pensiero su argomenti universali e ancora attuali come il ruolo dell'uomo nel mondo e nella società e il rapporto tra il bene e il male.
E' stato molto sorprendente l'aver scoperto che l'autore ha scritto questo breve romanzo di formazione a soli diciassette anni,nel 1838.
In esso sono presenti le tematiche che poi svilupperà nei suoi capolavori dell'età matura.
Posto di seguito alcune citazioni che mi hanno colpita:
L'uomo, granello di sabbia gettato nell'infinito da una mano sconosciuta, povero insetto dalle zampette deboli che vuole afferrarsi, sull'orlo del baratro, a tutti i rami, che si aggrappa alla virtù, all'amore, all'egoismo, all'ambizione,che fa virtù di questo per meglio tenercisi stretto,che si aggrappa a Dio e che diviene sempre più debole, lascia andare la presa e cade ...
Quando finirà, dunque, questa società corrotta da ogni sorta di dissolutezze, dissolutezze di spirito, di corpo e di anima?
Allora, probabilmente, ci sarà gioia sulla terra, quando morirà questo vampiro bugiardo e ipocrita che chiamano civiltà.
E ci sono dei giorni in cui avverto una spossatezza immensa e una noia* cupa mi avviluppa come un sudario ovunque io vada; le sue pieghe mi ostacolano e mi creano impaccio, la vita mi pesa come un rimorso.
* nel mio caso più che noia è sconforto
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