L'autrice nordica è bravissima nel creare un clima di suspence e nel tratteggiare i personaggi con indulgenza e simpatia; ci coinvolge immediatamente raccontandoci di una bimba simpatica e molto piccola che segue un uomo down nella sua casa; poi di una ragazza bella, intelligente e sportiva che viene ritrovata sulla riva del lago senza vita. Sullo sfondo, c'è la famiglia della vittima dove una madre molto autoritaria si contrappone a un padre di buon carattere e a una sorella superficiale e passiva; non manca il vicino originale e innamorato della ragazza uccisa. C'è il commissario che vive solo con un cane che adora; soffre di malesseri, ma non si sottopone a una visita perchè ha paura della diagnosi. Riuscirà infine, grazie a un piccolo indizio cui si accenna fin dall'inizio, a individuare l'assassino e il motivo delo delitto. L'unica imperfezione è che la parte finale è troppo breve rispetto al resto della narrazione.
L'ho apprezzato molto anche se avevo già visto il film con Tony Servillo.
L'ho apprezzato molto anche se avevo già visto il film con Tony Servillo.
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