Downer, Lesley - Il Kimono Rosso

Ira

Retired member
Hana indossa il suo kimono da cerimonia; i capelli lunghi fino a terra sono spalmati d’olio e raccolti in un’acconciatura ordinata, come vuole la tradizione. Saluta il comandante Yamaguchi, suo marito, che sta partendo per combattere i ribelli del Sud e difendere lo shogun e il suo Paese. Malgrado non sia innamorata del comandante, la giovane e bella Hana si è sempre comportata secondo le consuetudini, per sentirsi adeguata al suo ruolo di moglie. Rimasta sola, custodisce la loro casa, mentre lo scontro tra i ribelli e l’esercito imperiale si avvicina e si fa sempre più sanguinoso e violento. Ora anche Hana è in pericolo e, nonostante sappia usare con maestria l’alabarda giapponese, deve arrendersi e fuggire.

Un breve viaggio pieno di ostacoli, al termine del quale viene accolta dai colori, suoni e profumi di Yoshiwara, il quartiere del piacere di Tokyo. Una casa per cortigiane diventa il suo rifugio, e la sua vita prende una direzione imprevista.

Inizialmente intenzionata a raggiungere il marito, Hana trova nella casa un calore umano che mai aveva conosciuto e viene a poco a poco attratta dall’atmosfera vitale e vivace del quartiere. Scoprendo dentro di sé una sensualità fino a quel momento ignorata, si trasforma in una perfetta cortigiana e assapora per la prima volta il gusto della libertà e il sottile piacere della seduzione. Ma è Yozo, un coraggioso soldato, a cambiarle definitivamente la vita. Sfuggito alla cattura dei suoi nemici, si dirige nell’unico posto in cui un uomo sa di essere al sicuro: Yoshiwara. Nella città che non conosce il sonno, Yozo e Hana s’incontrano e s’innamorano, ma il ragazzo nasconde un segreto che, una volta rivelato, incomberà come una minaccia sulle loro vite, oscurando la loro felicità.

Non è stato all'altezza delle aspettative, non è questo che io intendo per "romanzo storico". Di storia ce n'è veramente poca tra l'altro raccontata in modo approssimativo.
Nemmeno la storia "d'amore" tra Hana e Yozo è ben costruita.
Solo la "città del piacere" - Yoshiwara - è descritta in modo soddisfacente.
 
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estersable88

dreamer member
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Un sottofondo strumentale di shamisen, una tazza di thè bollente o, se preferite, di sakè e questo libro: vi assicuro che la serata è più che riuscita! “Il kimono rosso” è un romanzo storico appassionante e vibrante, da leggere d’un fiato lasciandosi trascinare dalle atmosfere d’altri tempi ed altri luoghi così ben descritte da Lesley Downer.
Siamo in Giappone, nella seconda metà dell’Ottocento. L’esercito del Nord combatte per difendere il Paese e lo Shogun dall’assalto dei meridionali. La guerra imperversa crudele mettendo in ginocchio tutto il Giappone ed in particolare Edo, oggi Tokyo, l’antica capitale del Nord. Ma c’è un luogo dove la guerra sembra non entrare, un solo posto dove resiste ancora una parvenza di benessere e lusso sfrenato: è Yoshiwara, il quartiere del piacere a poca distanza da Edo. E’ qui che chi fugge dalla guerra può trovare riparo: mogli di Samurai, guerrieri del nord in fuga, uomini e donne che rischiano la vita e non hanno altro posto dove nascondersi. Ma mentre gli uomini possono riorganizzarsi, sperare, adattare la loro vita alle nuove esigenze della latitanza, per le donne sole il prezzo da pagare è ben più alto: per sopravvivere sono costrette a diventare delle cortigiane. E’ questa la sorte toccata ad Hana, la giovane e bella moglie del comandante Yamagucy, valoroso samurai partito al fronte. La ragazza, costretta ad abbandonare la casa coniugale sotto la minaccia dei soldati del Sud, fugge fino a Edo, ma trova una città semideserta, in completo declino, spettrale e sinistra. Qui, smarrita e spaventata, incontra una ragazza che le promette un posto caldo e sicuro e con l’inganno la introduce a Yoshiwara, vendendola alla migliore casa di piacere del quartiere. Dopo molti turbamenti Hana accetta il suo destino e diventa la più splendida delle cortigiane, circondata da lusso ed opulenza, ma quando incontra Yozo, giovane soldato in fuga dal nord, capisce che non potrà mai accettare una vita senza amore, senza sentimenti, in una gabbia dorata in cui ogni oggetto lussuoso è in realtà una catena alla sua libertà. Tutto a Yoshiwara è finzione, apparenza, tutto nasconde un intrigo di bugie e crudeltà… tutto, tranne il sentimento che travolge Hana e Yozo. Con coraggio e perseveranza i due giovani lottano per uscire dalla loro condizione infelice, liberarsi dai fantasmi del passato e riappropriarsi della loro vita… ma il percorso è pieno di insidie e l’impresa sarà tutt’altro che semplice.
Passione, determinazione, crudeltà spietata, coraggio, amore, amicizia sono i valori che dominano questo romanzo: le pagine traboccano di sentimenti contrastanti, amore e morte, sensualità e dolore, rischio ed esaltazione. Una lettura che rapisce come i profumi, colori, i suoni di Yoshiwara ed abbaglia come una spada sguainata che brilla al sole.
Lo consiglio assolutamente a chi ama il Giappone, la sua cultura e le sue tradizioni. Siamo abituati, inoltre, a parlare del mondo del fiore e del salice, a guardare la società del Giappone dal punto di vista della figura della geisha: beh, qui trovate l’altra faccia del mondo fluttuante, quella delle cortigiane, con cui le geishe vengono spesso confuse. Anche questo è un punto di vista da analizzare e conoscere.
 
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