elesupertramp
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dalla quarta di copertina:
Nel 1961 il poeta Homero Aridijs incontra per strada una povera disgraziata che vende per due lire vecchie cartoline, vecchie immagini di sé giovane, nuda, bellissima. I suoi occhi verde smeraldo brillano ancora e il poeta la riconosce: è Carmen Mondragon, in arte Nahui Olin, la più bella donna di Città del Messico quando a Città del Messico c'erano le più belle donne del mondo. Negli anni venti e trenta. Negli anni della rivoluzione, di Emiliano Zapata e di Pancho Villa. Nel tempo in cui, in nome del popolo e di una libertà che sembrava lì a due passi, un pugno di artisti e di intellettuali scosse dalle fondamenta cultura e politica, creatività e morale di un intero paese. E proprio su questo sfondo che si muove la leggendaria storia di Nahui.
Cacucci è un grandissimo conoscitore del Messico, molti - quasi tutti i - suoi romanzi sono ambientati nel paese centramericano (che io adoro).
Questo romanzo, molto ben documentato, descrive la figura di una donna poliedrica, scrittrice, pittrice e pianista, partendo dall’infanzia dorata e spensierata figlia di un alto generale del regime di Porfirio Diaz, passando per l’esilio a Parigi e il ritorno in patria, dove comincia la sua ascesa negli ambienti artistici ed intellettuali di una Ciudad del Mexico, frequentando artisti come Diego Rivera, Josè Clemente Orozco, Siqueiros e Tina Modotti. fino alla tragica fine,nella miseria e nell'oblio.
Una lettura piacevole ed interessante.
Nel 1961 il poeta Homero Aridijs incontra per strada una povera disgraziata che vende per due lire vecchie cartoline, vecchie immagini di sé giovane, nuda, bellissima. I suoi occhi verde smeraldo brillano ancora e il poeta la riconosce: è Carmen Mondragon, in arte Nahui Olin, la più bella donna di Città del Messico quando a Città del Messico c'erano le più belle donne del mondo. Negli anni venti e trenta. Negli anni della rivoluzione, di Emiliano Zapata e di Pancho Villa. Nel tempo in cui, in nome del popolo e di una libertà che sembrava lì a due passi, un pugno di artisti e di intellettuali scosse dalle fondamenta cultura e politica, creatività e morale di un intero paese. E proprio su questo sfondo che si muove la leggendaria storia di Nahui.
Cacucci è un grandissimo conoscitore del Messico, molti - quasi tutti i - suoi romanzi sono ambientati nel paese centramericano (che io adoro).
Questo romanzo, molto ben documentato, descrive la figura di una donna poliedrica, scrittrice, pittrice e pianista, partendo dall’infanzia dorata e spensierata figlia di un alto generale del regime di Porfirio Diaz, passando per l’esilio a Parigi e il ritorno in patria, dove comincia la sua ascesa negli ambienti artistici ed intellettuali di una Ciudad del Mexico, frequentando artisti come Diego Rivera, Josè Clemente Orozco, Siqueiros e Tina Modotti. fino alla tragica fine,nella miseria e nell'oblio.
Una lettura piacevole ed interessante.