Dallolio
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Con uno stile oggettivo, piano, descrittivo, Maupassant racconta del mostruoso cinismo umano (in questo caso di Bel Ami, ma in generale di tutta la società) e dei reciproci inganni consumati ripetutamente e senza pietà.
Il protagonista (Du Roy) riuscirà grazie al suo e altrui cinismo a passare tutti i gradini della buona società partendo da una situazione di disperazione e di indigenza; non aspettatevi la violenza da questo libro, è la descrizione di come si possa essere amorali e mostruosi senza commettere delitti (o quasi) e avendo dalla propria parte tutta la buona società.
Il protagonista è opportunista e cinico, e riesce ad aprofittare in ogni istante della disumanità dei rapporti umani, riuscendo a poco a poco a farsi un nome e una rispettabilità; l'unico punto del romanzo in cui è umano è prima della vigilia di un duello in cui rischia di morire, ma il momento passa presto e ritorna la cinica disumanità.
Il protagonista (Du Roy) riuscirà grazie al suo e altrui cinismo a passare tutti i gradini della buona società partendo da una situazione di disperazione e di indigenza; non aspettatevi la violenza da questo libro, è la descrizione di come si possa essere amorali e mostruosi senza commettere delitti (o quasi) e avendo dalla propria parte tutta la buona società.
Il protagonista è opportunista e cinico, e riesce ad aprofittare in ogni istante della disumanità dei rapporti umani, riuscendo a poco a poco a farsi un nome e una rispettabilità; l'unico punto del romanzo in cui è umano è prima della vigilia di un duello in cui rischia di morire, ma il momento passa presto e ritorna la cinica disumanità.