Il primo racconto,"Il banchiere anarchico",è un dialogo a due con protagonista il banchiere stesso che cerca di spiegare la propria anarchia teorica e pratica al suo interlocutore.
Difficile capire se le riflessioni e le argomentazioni riportate siano valide o meno :??.Teoricamente lo sembrano quasi,ma bisognerebbe poi provarle per rendersi conto del loro effettivo valore.
<<Sacrificare un piacere,il solo fatto di sacrificarlo,non è naturale;sacrificare un piacere per un altro,bè,questo è secondo natura:significa,fra due cose naturali,se non si possono avere entrambe,sceglierne una;il che va benissimo >>
<<Lavorando separati e per lo stesso fine anarchico abbiamo due vantaggi: quello dello sforzo congiunto e quello della non creazione di una nuova tirannia >>
Il secondo racconto,"Una cena molto originale",mi ha ricordato lo stile narrativo di Poe.Avevo subito capito in cosa consisteva l'originalità della cena,offerta dal presidente di una società gastronomica ai soci .Un po' raccapricciante,ma,secondo me,fa sorridere lo stesso.
Nel terzo,"Il furto nella Villa delle Vigne",mancano dei frammenti ed è la scoperta del colpevole di tale furto da parte di un dottore che comunque alla fine lascia al colpevole stesso la possibilità di scegliere se costituirsi o meno.
Ovviamente non c'è paragone con la sua opera meravigliosa "Il libro dell'inquietudine" :ad:.
Ma sono stata attratta dal titolo e ho pensato di leggerlo lo stesso.
Difficile capire se le riflessioni e le argomentazioni riportate siano valide o meno :??.Teoricamente lo sembrano quasi,ma bisognerebbe poi provarle per rendersi conto del loro effettivo valore.
<<Sacrificare un piacere,il solo fatto di sacrificarlo,non è naturale;sacrificare un piacere per un altro,bè,questo è secondo natura:significa,fra due cose naturali,se non si possono avere entrambe,sceglierne una;il che va benissimo >>
<<Lavorando separati e per lo stesso fine anarchico abbiamo due vantaggi: quello dello sforzo congiunto e quello della non creazione di una nuova tirannia >>
Il secondo racconto,"Una cena molto originale",mi ha ricordato lo stile narrativo di Poe.Avevo subito capito in cosa consisteva l'originalità della cena,offerta dal presidente di una società gastronomica ai soci .Un po' raccapricciante,ma,secondo me,fa sorridere lo stesso.
Nel terzo,"Il furto nella Villa delle Vigne",mancano dei frammenti ed è la scoperta del colpevole di tale furto da parte di un dottore che comunque alla fine lascia al colpevole stesso la possibilità di scegliere se costituirsi o meno.
Ovviamente non c'è paragone con la sua opera meravigliosa "Il libro dell'inquietudine" :ad:.
Ma sono stata attratta dal titolo e ho pensato di leggerlo lo stesso.
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