Petri, Romana - Ovunque io sia

isola74

Lonely member
Ofelia, Margarida e Maria do Ceu sono le tre donne di una travolgente saga familiare che parte negli anni Quaranta e finisce ai giorni nostri. Sullo sfondo di una Lisbona dalla bellezza magica, ma anche oppressa da una dittatura che finirà solo con la rivoluzione del 1974, i loro tragici destini si incroceranno per sempre. Manuel, Carlos e Tiago sono gli uomini che, dopo le false speranze, le porteranno verso il dolore e il sacrificio.

Un libro che mi ha stupito fin dall'inizio, quando ho scoperto che non era ambientato in Italia ma in Portogallo.
E sullo sfondo c'è sempre tutta la dolorosità di uno Stato ancora arretrato, di una Lisbona bella ma triste e priva di quella libertà sognata clandestinamente e, forse, alla fine, raggiunta.
Parallelamente alla città si evolvono le vicende delle protagoniste, tre generazioni di donne che affrontano, a modo loro, e in maniera diversa, le difficoltà, a volte terribili, della loro vita. E' un libro sull'amore, sulla speranza, sulla maternità, sulla voglia di riscatto, personale e sociale.
Sono tre protagoniste su livelli diversi oserei dire: la terza, Maria do Ceu è sicuramente la più protagonista, più "forte " ma senza le altre due non sarebbe stata niente.
La lettura è stata qualche volta pesante, ma non per la scrittura, piuttosto per la tristezza di qualche pagina, ma in compenso ho trovato anche pagine di una bellezza quasi commovente e spunti di verità affilata come una lama.
Consigliato a chi ama le saghe familiari e le storie al femminile anche se gli uomini non mancano, e non sono nemmeno troppo defilati.
 
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